MODELLI DI APPRENDIStAtO IN EUROPA: FRANCIA ... - Indire
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a cui le stesse aziende sono associate, o ancora predisposti dagli stessi valutatori se<br />
esercitano la libera professione, la prima fase del processo di valutazione prevede la<br />
definizione di un piano operativo di dettaglio - “assessment plan” – che riporta gli<br />
elementi specifici su cui verterà la valutazione, ovvero le performance che l’apprendista<br />
dovrà dimostrare di possedere.<br />
Nella programmazione degli oggetti della valutazione successiva, valutatore e apprendista<br />
definiscono la modalità specifica con cui ogni elemento sarà valutato e, quindi, la<br />
tipologia di evidenze e di prove che l’apprendista dovrà produrre. Tale modalità, oltre ad<br />
essere quella concordata in fase di programmazione della valutazione, risulta, a sua volta,<br />
ancorata a quanto stabilito nelle descrizioni degli standard professionali delle NVQs.<br />
Nell’intervallo tra i diversi momenti di progettazione e di definizione dei momenti successivi<br />
di valutazione, l’apprendista è occupato nella raccolta di prove per dimostrare<br />
il possesso delle competenze oggetto di valutazione.<br />
L’ultima tappa del processo prevede il momento valutativo del possesso delle competenze.<br />
Sulla base delle prove stabilite in fase di programmazione, il valutatore procede<br />
alla valutazione delle competenze possedute dall’apprendista.<br />
La modalità con cui il valutatore verifica il possesso delle competenze da parte dell’apprendista<br />
prevede l’utilizzo di evidenze o prove. Le evidenze, che rappresentano ciò che<br />
viene fatto nel quotidiano lavorativo, possono essere di vario tipo e, a seconda dell’unità<br />
specifica oggetto di valutazione, si individuano quelle ammesse. Le principali tipologie<br />
di prove sono:<br />
• l’osservazione: consiste nella osservazione da parte del valutatore dell’apprendista<br />
durante lo svolgimento di una determinata attività;<br />
• i prodotti: si tratta delle quotidiane prestazioni lavorative che danno prova di ciò<br />
che l’apprendista è in grado di fare. Simili prove riguardano disegni, fotografie, o<br />
altro, di lavori o momenti lavorativi particolari;<br />
• i colloqui professionali: si tratta di momenti nei quali l’apprendista ha la possibilità<br />
di raccontare al proprio valutatore l’esercizio del suo ruolo professionale<br />
nell’organizzazione, le modalità relazionali con i clienti su dimensioni di particolare<br />
eccellenza del proprio lavoro, ecc.;<br />
• le testimonianze: si tratta di report realizzati da colleghi e/o superiori che, descrivendo<br />
le attività realizzate dall’apprendista, le modalità specifiche di tale realizzazione,<br />
ecc, permettono la testimonianza di una performance che l’osservazione diretta<br />
da parte del valutatore difficilmente riuscirebbe a cogliere;<br />
• le prove da lavori precedenti: si tratta di testimonianze scritte, filmate, firmate dai<br />
precedenti datori/colleghi di lavoro che consentono la dimostrazione del possesso<br />
di competenze;<br />
• le domande: si tratta di evidenze riportate direttamente dal valutatore sulla base di<br />
domande dirette rivolte all’apprendista, che possono essere scritte o orali, sulla base<br />
delle quali il valutatore verifica il possesso di determinate conoscenze/competenze;<br />
6 Il processo di certificazione delle competenze<br />
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