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MODELLI DI APPRENDIStAtO IN EUROPA: FRANCIA ... - Indire

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In altri contesti il raccordo si realizza attraverso una progettazione realizzata d’intesa<br />

fra impresa e struttura di formazione esterna. In Francia a partire dai Référentiels,<br />

l’elaborazione dei piani formativi avviene in stretta collaborazione tra i formatori dei<br />

CFA e i maestri d’apprendistato delle singole imprese, che insieme predispongono, per<br />

ciascun diploma/titolo, dei “percorsi pedagogici”. Nei Paesi Bassi è comunque attraverso<br />

l’organizzazione di incontri periodici fra i due soggetti formativi che si realizza una<br />

forma di coordinamento fra i due percorsi.<br />

Nel Regno Unito prima o immediatamente dopo essere entrati in un programma<br />

di apprendistato, gli apprendisti sono sottoposti ad una procedura di valutazione<br />

iniziale effettuata dall’agenzia formativa, finalizzata ad accertare l’idoneità del<br />

soggetto a partecipare al programma, identificando le competenze già possedute<br />

e quelle da sviluppare. Le informazioni raccolte attraverso tale valutazione iniziale<br />

costituiscono la base per l’elaborazione del piano formativo individuale (individual<br />

learning plan), all’interno del quale vengono definiti gli obiettivi del percorso di<br />

formazione che l’individuo deve conseguire e le modalità con cui tali obiettivi<br />

devono essere raggiunti.<br />

Gli incontri fra struttura formativa e imprese sono la modalità più frequentemente<br />

utilizzata per il raccordo in itinere dei percorsi; tali incontri talora avvengono anche su<br />

impulso di soggetti terzi che, nel sistema di apprendistato, si pongono come facilitatori<br />

del dialogo in una prospettiva di qualità. È il caso dei Paesi Bassi dove i Centri di Expertise,<br />

oltre a monitorare la qualità dei percorsi nelle aziende, organizzano periodicamente<br />

incontri con i ROCs e le imprese di provenienza degli apprendisti.<br />

I sistemi europei d’apprendistato esaminati prevedono tutti una strumentazione specifica<br />

per il monitoraggio del percorso formativo. Si tratta dei c.d. “quaderni di apprendistato”<br />

(variamente denominato logbook, handboek, berichtsheft, livret d’apprentissage,<br />

ecc.), elaborati da soggetti specializzati (ad esempio i Centri di Expertise nei Paesi Bassi<br />

o le Camere in Germania) o dalle stesse istituzioni formative per ciascuna professione<br />

oggetto di apprendistato.<br />

Il “quaderno di apprendistato” è lo strumento funzionale ai diversi attori protagonisti del<br />

percorso formativo in apprendistato per supportare la gestione complessiva dell’esperienza,<br />

favorendo l’integrazione fra l’esperienza in azienda e la formazione off the job.<br />

Il libretto di apprendistato è, infatti, uno strumento utilizzato tanto dagli apprendisti<br />

quanto dai loro referenti formativi: in mano all’apprendista, gli consente il costante<br />

presidio dell’andamento della propria formazione e concorre a promuovere la “consapevolezza”<br />

dell’apprendimento conseguito; parimenti, è lo strumento che, presidiato<br />

dal responsabile del progetto formativo (tutor, mentor, maestro di apprendistato, ecc.)<br />

consente una capillare, ciclica, regolare e strutturata osservazione dello svolgimento,<br />

dello sviluppo e dell’evoluzione dell’apprendimento.<br />

Nella molteplicità delle configurazioni che si sono riscontrate nell’analisi, il quaderno<br />

di apprendistato è generalmente strutturato in almeno tre sezioni:<br />

266 3 I percorsi di apprendimento in apprendistato

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