Untitled - only fantasy

conflitto, ma anche contento? Non lo sapeva.
«Grazie della biancheria, Julia.»
Lei sussultò sorpresa e puntò lo sguardo sulla porta. Su di lui.
Quando i loro occhi si incontrarono la sua espressione si addolcì.
«Oh, di niente. Non volevo trattarti male. Io...»
«Sì, lo so. Va tutto bene» la rassicurò. Appoggiò una spalla allo
stipite. Un vapore profumato aleggiava nel bagno e lo avvolgeva
come la dolce carezza di un'amante.
Julia lo guardò umettandosi le labbra con la lingua e lui si sentì
ancora una volta mozzare il fiato in gola. Era tentato di spingerla
contro il muro freddo e avvolgerla nel calore ardente della sua pelle,
di rompere il silenzio crescente con grida di piacere. E Julia avrebbe
gridato; ci avrebbe pensato lui a eccitarla fino a quel punto.
Si costrinse a restare dov'era. Controllo, ecco quello che gli serviva.
Doveva controllare le proprie reazioni nei confronti della
nuova guan ren.
«Dopo che avrai fatto il bagno, vorrei andare in quel tuo centro
commerciale» disse. Sentiva la mancanza dell'eccitazione e della
vivacità dei mercati, pur sapendo che visitare un posto del genere gli
avrebbe fatto ricordare gli amici perduti, inducendolo a desiderare
cose impossibili. Nello stesso tempo voleva passare più tempo con
Julia, voleva rivedere il suo sorriso e ammirarla nei vestiti che
avrebbe scelto per lei. Solo perché le aveva dato la sua parola, si
costrinse ad aggiungere.
Julia si rabbuiò. «Non potremmo rimandare a domani? È stata una
giornata lunga e pesante.»
«Domani potrebbe essere ugualmente difficile» le fece notare.
«Potrei tenere chiuso il negozio, così faremo tutti gli acquisti al
mattino e io sarò riposata» propose lei d'impulso.
«Bene. Allora domani visiteremo il centro commerciale.»
Quando la porta si chiuse alle spalle di Tristan, Julia si lasciò cadere
sul bordo della vasca. In tutti quegli anni non aveva mai tenuto
chiuso il negozio per nessuna ragione: non si era lasciata fermare dal