Untitled - only fantasy

moglie? La mente le fornì in fretta la risposta a entrambe le
domande: celestiale. Un lieve gemito le crebbe in gola, mentre le
venivano in mente altre domande: che tipo di donna poteva fargli
dimenticare la ripugnanza per l'amore e conquistare il suo cuore?
Innamorarsi di lui sarebbe stato un male?
Con lo stomaco annodato mise a confronto i pro e i contro. Un
male? No, definizione troppo blanda. Terribile? Questa ci andava
più vicino. Disastroso? Senza dubbio. Una relazione con lui era
destinata al fallimento e avrebbe causato solo una cosa: lo spezzarsi
del suo cuore.
«Nonna, devo fare pipì» annunciò Shonna all'improvviso.
Mrs. Danberry guardò Julia con aria implorante. «Possiamo usare il
suo bagno, cara?»
«Mi dispiace tanto, ma è ancora rotto.» Avrebbe strozzato quel
miserabile avaro del suo padrone di casa. Non c'era tempo per un
intervento di Tristan – ammesso che sapesse fare l'idraulico.
Probabilmente no. «Ce n'è uno nel negozio vicino.»
«Oh, allora sarà meglio sbrigarci. Shonna ha appena smesso di
usare i pannolini.» Mrs. Danberry pagò la pipa e trascinò la nipotina
verso la porta. «A presto, cara» salutò. «Dia un bel bacio da parte
mia a quel fusto del suo uomo.» Con quell'ultimo, malizioso
commento scomparve oltre la porta.
Julia si ritrovò sola con Tristan e sentì il corpo di nuovo eccitato.
Era ora di finire le loro lezioni. Prima di perdere il coraggio
raddrizzò le spalle e si avvicinò con aria risoluta. «Tristan» lo chiamò.
Lui sollevò piano le palpebre e la fissò con quegli occhi viola. «Sì?»
rispose. La sua voce era rauca e più sexy che mai.
«Sono pronta a imparare a flirtare» annunciò tutto d'un fiato. «Mi
insegni?»
«Ma certo. Ti insegnerò a fare la sfacciata» rispose. Poi borbottò
qualcosa tipo: «Così è fin troppo semplice, dolcezza».
Che cosa intendeva? «Sei pronto a cominciare?» Meglio farla finita
al più presto. Oh, ma per favore! Chi stai cercando di ingannare,
Julia Anderson? Un'intensa trepidazione la invase: non vedeva l'ora