Untitled - only fantasy

vedeva: un affascinante miscuglio di coraggio e timidezza, pudore e
sensualità.
Era proprio la sua ritrosia ad attirarlo più di ogni altra cosa: quei
continui ordini di starle lontano costituivano una sfida che lui non
affrontava da secoli. Ogni volta che faceva un'allusione sessuale lei si
agitava.
Mmh... Doveva riflettere. Era già stato costretto a dare la caccia
alle donne; alcune lo apprezzavano e forse Julia era una di quelle. In
fondo il divertimento cominciava molto prima di incominciare a
spogliarsi...
No, quel gioco non le piaceva, concluse. Anzi, Julia irradiava
paura. Era come un draghetto appena nato, incapace di volare via
per sottrarsi a un pericolo imminente. Era sorpresa dai suoi approcci?
Se ci avesse riprovato, si sarebbe ritratta di nuovo? La prospettiva di
scoprirlo lo attirava.
Ridacchiando, Tristan coprì ancora una volta la distanza tra di
loro. Senza darle il tempo di reagire, si chinò ad annusarla. «Vedo
che hai eliminato il cattivo odore.» Si accarezzò il mento e la studiò
da capo a piedi. «Non sembri dolorante e le tue gambe sono lisce.»
Lei lo guardò con adorabile confusione. «Di cosa stai parlando?»
chiese.
«Tempo fa mi hai detto che avevi bisogno di un bagno, avevi il
ciclo e gambe villose come quelle di un uomo.» Abbassò lo sguardo.
«Devo dire che ora mi sembrano perfette, snelle e lisce, adatte a
stringere la vita di un uomo fino a provare un piacere completo.
Sono contento che non porti più quelle coperture per le gambe»
concluse con un sorrisetto allusivo.
Intendeva i pantaloni, dedusse Julia.
Arrossì di colpo e si rese finalmente conto della tenuta succinta che
indossava. Sgranò gli occhi e corse fuori dalla cucina, le mani
premute sulle natiche sode per nasconderle alla vista.
Tristan ridacchiò.
Poi però il divertimento si attenuò. Quella nuova guan ren poteva
essere un tipo spassoso, ma lui non si divertiva certo ad appartenere