Untitled - only fantasy

preoccupava. La trovava un disastro in campo sessuale, ne era sicura.
Per quello era diventato così indifferente; probabilmente stava
ridendo dei suoi patetici tentativi.
Julia studiò il suo viso in cerca di un'espressione di divertito
compatimento e invece vi lesse confusione... e desiderio!
No, impossibile. Non la desiderava. Vedeva ciò che voleva vedere,
non ciò che c'era davvero.
«Andiamo a letto.» La sua voce calda e profonda ruppe il silenzio.
La prese per un braccio, ma Julia si divincolò, usando la rabbia
come uno scudo. Tutto, pur di non gettarsi di nuovo tra le sue
braccia.
«Tu dormirai – o qualsiasi altra cosa vorrai fare – da solo» stabilì.
Lui la guardò torvo. «Da solo? Non direi. Non si può baciare un
uomo con tanta passione, se non lo si vuole nel proprio letto.»
«Passione?» ripeté lei deliziata. «Non lo stai dicendo tanto per
dire?»
«Ne saresti contenta?»
Cosa significavano quelle parole? «Lascia perdere» borbottò. «Vai a
letto. Ci vediamo domattina.»
«Dobbiamo discutere di nuovo di dove dormirà ognuno di noi?»
protestò.
«Sì, fino a che non capirai la situazione» rispose lei ostinata.
«Questa è la tua stanza» chiarì indicandola. «E quella è la mia»
aggiunse, accennando a un punto più avanti lungo il corridoio.
«Non porto più la spada, come avevi chiesto. Ora passerai la notte
con me.»
Per essere un uomo che accontentava tutti i desideri delle donne,
aveva bisogno di istruzioni costanti. «Non dormiremo insieme»
ribadì Julia con forza, esasperata.
«Julia» la chiamò con dolcezza. Ogni traccia di collera svanì come
cubetti di ghiaccio nel deserto. Abbassò le ciglia e dischiuse le labbra.
«Non c'è mai un buon motivo per negarsi il piacere.»
«Ti ho già detto che non mi interessi sessualmente.» Il tono era