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Untitled - only fantasy

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Le braccia presero a tremare quando rinfoderò le armi e sollevò il<br />

ritratto rotto di Julia e Faith bambine.<br />

«Oddio!»<br />

Tristan si voltò di scatto al suono di quella dolce voce femminile e<br />

scostò i rami che lo intralciavano. Julia era ferma sulla porta, la<br />

bocca aperta e gli occhi sgranati per lo shock e la paura. «Ti avevo<br />

detto di aspettare fuori» la rimproverò.<br />

«Ero preoccupata per te.»<br />

Quelle parole lo trafissero, lasciandosi dietro una fitta di senso di<br />

colpa: le donne lo desideravano, ma non si preoccupavano per lui.<br />

Julia non era come le altre, eppure lui non era riuscito a proteggere<br />

la sua casa e le sue cose. Posò la foto sul pavimento coperto di foglie<br />

con mani tremanti. Era un guerriero, ma come avrebbe fatto a<br />

combattere contro una magia che non poteva vedere né toccare?<br />

«Sto bene, Julia» la rassicurò. «Non mi sono fatto niente. Vieni a<br />

vedere.» Senza staccare gli occhi dai suoi, aprì le braccia e attese,<br />

mentre lei gli correva incontro con un singhiozzo spezzato e gli<br />

buttava le braccia al collo. La sua dolce fragranza ora era venata di<br />

paura – per lui. «Andrà tutto bene, piccolo drago. Vedrai.»<br />

Rassicurata sul suo stato, lei crollò. «La mia casa» sussurrò con voce<br />

rotta. «Le mie cose. Quell'albero!»<br />

Tristan la cullò: erano passati secoli da quando aveva consolato<br />

una donna di sua spontanea volontà e farlo in quel momento lo<br />

straziava. Odiava vedere Julia sconvolta e in lacrime. Gliele asciugò<br />

con dolcezza con la punta di un dito.<br />

«Devo avvertire l'assicurazione?» Le sfuggì una risata senza allegria.<br />

«Cosa potrei dire?»<br />

Lui la condusse con gentilezza al divano. «Siediti» le ordinò,<br />

prendendole le mani tra le proprie. Le dita erano gelate. «Riposati un<br />

attimo.»<br />

«Non voglio sedermi» protestò lei con voce roca. Si guardò intorno<br />

a occhi sgranati, cercando di cogliere ogni particolare. I rami<br />

avevano fatto a pezzi i suoi bei dipinti e la poltrona color smeraldo<br />

e zaffiro era come un guscio rotto. «So che lo scrigno è qui, ma ho

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