Untitled - only fantasy

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Indossa sempre vestiti che piacciono
alla tua padrona, altrimenti rimani nudo
Sabato si annunciò come una giornata fredda ma bella. Soffiava un
vento primaverile, gli uccelli cantavano sugli alberi e i primi fiori
tentavano con coraggio di sbocciare.
In casa di Julia le candele alla vaniglia diffondevano una luce calda
e profumata, i banconi della cucina brillavano lucidi e puliti e
un'atmosfera accogliente e invitante permeava ogni angolo, come
una vecchia, comoda coperta.
Julia era sul punto di vomitare.
Il caffè non l'aveva aiutata. In realtà niente sembrava in grado di
aiutarla.
Il giorno prima aveva finalmente trovato il coraggio di invitare a
cena Peter. All'inizio lui le aveva risposto di no, e lei aveva insistito.
Lui aveva continuato a rifiutare. Solo la minaccia della furia di
suo fratelloalla fine l'aveva indotto a capitolare.
La voce stridula e riluttante del vicino – segno che in realtà non
aveva nessuna voglia di accettare l'invito – aveva inferto un duro
colpo al suo orgoglio.
Era davvero così indesiderabile da dover minacciare un uomo
perché questi accettasse di mangiare con lei?
«Cosa indosserai?» le chiese la sorella con allegria. Faith era arrivata
pochi minuti prima per aiutarla a prepararsi al gran giorno.
«Non lo so» rispose Julia. «Non posso scegliere niente, finché non
trovo le mie scarpe nere.» Frugò agitata tra una pila di trucchi e di
vestiti sparsi sul pavimento. Al momento portava solo il nuovo
coordinato di reggiseno e mutandine di un materiale opalescente che
cambiava a seconda della luce. Il colore le ricordava gli occhi
mutevoli di Tristan. «Le hai viste? Ho cercato dappertutto. Devono
essere da qualche parte.» Sospirò scoraggiata.