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Untitled - only fantasy

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«Vattene dal mio cospetto, donna.» Il sommo sacerdote agitò una<br />

mano, congedandola con un gesto regale. «La tua avidità mi<br />

disgusta.»<br />

Zirra strinse i pugni e digrignò i denti, furente. «Troverò il modo di<br />

riaverlo» gli assicurò. «Tristan è mio. Il mio amante. La mia proprietà.<br />

Mi apparterrà ancora una volta.»<br />

Le narici di Percen fremettero d'indignazione davanti a tanta<br />

spudorata insolenza. «Osi contestare il mio volere?»<br />

«Sì» rispose lei fissandolo con aria di sfida.<br />

Quando la sala del tribunale si svuotò, Percen guardò la sua<br />

compagna, la regina del suo cuore e della sua anima, la donna che<br />

l'aveva salvato dalla distruzione. «Forse dovrei eliminare Zirra.»<br />

Sospirò. «Il suo tradimento non potrà che diventare più grave.»<br />

«Se le fai del male nostro figlio non ti perdonerà mai.» Heather<br />

stava invecchiando: dilatò i grandi occhi castani, mentre un'ombra di<br />

preoccupazione le incupiva i lineamenti. «Abbiamo fatto la cosa<br />

giusta, mandando via Tristan?»<br />

«Sì.» Un altro sospiro. «Non angustiarti, amore. Troverò una<br />

soluzione che non sconvolga nostro figlio.»<br />

Zirra camminava avanti e indietro in camera sua. Le mani<br />

stringevano la veste di seta e i capelli le ondeggiavano sulla schiena<br />

ogni volta che si voltava. Emozioni cupe e soffocanti come il fuoco<br />

che ardeva nel camino l'agitavano. Grigie nuvole di tempesta<br />

nascondevano i quattro soli, peggiorando il suo umor nero. Lanciò<br />

un urlo stridulo e allontanò a calci una sedia che le intralciava il<br />

cammino; il tavolino da toilette si rovesciò per terra. Un prezioso<br />

vaso di cristallo finì in mille pezzi.<br />

Come osava Percen de Locke minacciarla in quel modo? Moriva<br />

dalla voglia di punirlo, di distruggere la sua magia con la propria,<br />

come aveva fatto lui. Come sommo sacerdote dei Druinn, però, era<br />

molto più potente di lei. Non poteva fare niente per ferirlo o<br />

contrastare il suo incantesimo.

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