Untitled - only fantasy

che era buono e giusto e non meritava il destino che Zirra le
riservava, un castigo che solo una mente crudele e instabile poteva
escogitare. Non poteva permettere che accadesse.
Un tempo si era rifiutato di implorare Zirra per la propria vita, ma
ora lo avrebbe fatto per Julia. E con piacere.
La distese con gentilezza sul tavolo e cadde in ginocchio. «Ti prego,
Zirra, lascia che viva la vita che mi sono costruito. Lasciami avere
Julia sana, completa e in pace. Per favore. Ti imploro, lasciaci vivere
la nostra vita.»
Scuro in viso, Romulis lo raggiunse e cercò di tirarlo in piedi. «Non
pregarla.»
Tristan tenne duro.
Il sorriso di Zirra scomparve, sostituito da una smorfia furibonda.
«Cosa credi di fare?» strillò. «Mi implori per lei? Lei non è niente.
Niente!»
«È tutto.»
«Non ti permetterò di fare una cosa simile. Dov'è lo scrigno?»
«Per favore» insistette Tristan. «Sono in ginocchio davanti a te,
quando avevo giurato di non implorarti.»
«Dov'è lo scrigno?» ripeté lei con voce stridula.
Romulis lasciò andare Tristan e prese per le spalle la sacerdotessa.
«Non vedi cos'è disposto a fare per la sua donna?» le chiese,
scuotendola con violenza. «Non vedi quanto la desidera? Non vedi
che non ti vuole?»
La tensione eruppe tra di loro.
«Non sai quello che dici» scattò lei.
Lui tornò a scuoterla. «Non capisci che sei destinata a essere la mia
compagna di vita?»
Zirra cercò invano di liberarsi della sua stretta. «Non lo capisco
perché non è vero.»
«Bugiarda» l'accusò Romulis. «Rendimi il favore che ti ho fatto.
Lascia in pace Tristan e la sua donna e dacci una possibilità.»