Untitled - only fantasy

Peter si alzò. «L'accompagno io» annunciò in un impeto di
coraggio.
Tristan lo ignorò e tenne incollato lo sguardo a quello di lei,
imponendo il proprio dominio. «Ti accompagno io.»
Peter tornò a sedersi, rassegnato.
Faith gli sfiorò un braccio con la punta delle dita. «Muoio dalla
voglia di saperne di più sul tuo giardino. Lasciamo uscire Tristan e
Julia. Tu resta qui a tenermi compagnia, d'accordo?»
Lo guardava come se fosse un uomo forte e irresistibile e lei una
donna debole, e piano piano lui cominciò a sciogliersi.
Tristan fece un cenno imperioso. «Vieni» ordinò.
Julia mise la mano nella sua, gli permise di aiutarla ad alzarsi e si
fece condurre attraverso le porte finestre che si aprivano su un
terrazzo dalle pareti di vetro e poi su un giardino. Sopra di loro la
luna e le stelle brillavano come diamanti sullo sfondo vellutato del
cielo notturno.
Antiche lampade a olio e grandi cactus fiancheggiavano i sentieri
del giardino, interrotti ogni tanto da una statua di alabastro. L'aria
era fresca e intrisa di un profumo delizioso.
Tristan strinse forte la piccola mano della sua guan ren e percepì la
sua vulnerabilità, nonostante i loro corpi si adattassero alla
perfezione l'uno all'altro. «Qualcosa non va?» le chiese allora.
Lei gli appoggiò la guancia alla spalla con un sospiro. «Peter non è
l'uomo per me.»
Lui fu travolto da un guizzo di trionfo, tuttavia riuscì a mantenere
un tono neutro. «E te ne sei accorta adesso...?»
«Lo sapevo già, ma non volevo ammetterlo.»
Tristan si fermò a guardarla, le scostò una ciocca dal viso e la
sistemò dietro all'orecchio. «Hai bisogno di un uomo in grado di
accorgersi della passione che cerchi tanto di nascondere. Un uomo
che riconosca la tua generosità e la tua capacità di fare del bene. Un
uomo che colga la profondità della tua bellezza.»
«E dove dovrei trovare un simile supereroe, per giunta dotato di