Untitled - only fantasy

un abile amante fin da giovanissimo, imparando le mille sfumature
del corpo femminile e i punti segreti che davano più piacere a una
donna. Quei momenti gli concedevano un po' di tregua dalla dura
realtà della vita.
Poi a sedici anni aveva conosciuto Roake: aveva la sua stessa età e
conosceva anche lui il dolore. Erano diventati subito grandi amici:
grazie a duri esercizi avevano imparato a maneggiare con abilità la
spada e lottato per la loro città, eliminando le truppe ribelli. Il
grande signore Challann li aveva ricompensati donando loro delle
terre.
Finalmente Tristan aveva avuto una casa tutta sua.
Poi Zirra lo aveva reso schiavo.
La salvezza trovata tra le braccia di una donna era diventata la sua
rovina, rifletté cupo. I suoi talenti a letto però costituivano anche
una via di fuga. Che crudele ironia.
Durante la prima parte della maledizione aveva smesso di
considerare il sesso un piacere, vedendolo solo come un mezzo per
raggiungere un fine, ma con Julia le cose erano cambiate. Non
temeva di restare con lei. Anzi, desiderava vederla nuda e sentire il
suo tocco dappertutto. E quello non aveva nulla a che fare con la
fuga o gli obblighi.
Perché Julia continuava a respingerlo?
Stava cominciando a pensare che tutte le conoscenze delle galassie
non sarebbero servite a conquistare la sua devozione, eppure la
desiderava tanto, perché era una donna di una profondità
sorprendente. Il suo sorriso caldo aveva una tale bellezza da
procurargli un senso di reverenza, la sua ira era un misto di fuoco e
gelo, tanto che spesso aveva voglia di provocarla per poi calmarla.
A volte pareva un instabile groviglio di emozioni – bisogno, paura,
sicurezza, dubbio – come se non conoscesse davvero i propri
desideri.
Tristan si era reso conto che lei si riteneva scialba, timida e indegna
di chiunque non fosse come lei. Come poteva ingannarsi tanto? Per
lui irradiava gentilezza, generosità e compassione. La bellezza interna
accentuava quella esterna, conferendole una tranquilla luminosità