Untitled - only fantasy

ma come al solito è in ritardo. Visto che le tue conoscenze sono così
avanzate, ti dispiacerebbe dare un'occhiata?»
«Non mi dispiace.» Tristan si leccò le labbra con aria allusiva. «Se tu
mi pagherai per il servizio.»
Eccitata, lei scosse i capelli e cercò di assumere un'aria noncurante.
«Che tipo di pagamento hai in mente?» indagò.
«Un tipo dissoluto, naturalmente.»
Lei ce la mise tutta per apparire riluttante. «Va bene» acconsentì
infine, sperando che il tono non tradisse la sua smania. «Ma solo
perché ho un disperato bisogno che le tubature vengano sistemate.»
«Ricevere il tuo pagamento sarà un vero piacere.»
E lo stesso valeva per lei, Julia ne era sicura. «Tanto per curiosità...
hai mai fatto l'idraulico?»
«No, ma le mie conoscenze sono...»
«Sufficienti, certo.» Si mise le mani sui fianchi e lo squadrò decisa.
«Comunque vorrei vedere come te la cavi.»
«Allora mettiamoci al lavoro.» Tristan si sfilò la maglietta dalla
testa, scoprendo il torace muscoloso e abbronzato.
Julia sentì l'acquolina in bocca: conosceva il sapore di quella pelle.
L'aveva leccata quella mattina, concludendo che era migliore del
cioccolato. Se solo Tristan non fosse stato così bello e affascinante...
Poche ore prima il corpo che ora divorava con lo sguardo era
premuto contro il suo e le faceva cose meravigliose.
Bastava che quell'uomo si togliesse un solo indumento e lei
smaniava già di desiderio. Anzi, bastava che la guardasse e si sentiva
andare a fuoco. Lo seguì in bagno, fremente, e lo guardò lavorare;
ancora una volta era ammaliata dalla sua figura virile, dalla grazia
felina con cui si muoveva, anche mentre eseguiva un semplice lavoro
manuale.
Mezz'ora dopo si riscosse da quel languore sensuale udendo Tristan
lanciare maledizioni alle tubature. Sussultò notando che si era
tagliato una mano e corse allarmata al suo fianco: un fiotto di
sangue sgorgava dalla ferita.