Untitled - only fantasy

che nessun'altra possedeva. Era preziosa e valeva molto di più di
quanto immaginasse.
Contrasse la mascella e si passò una mano nei capelli. Stava
cominciando a rendersi conto che l'amore non era poi un mostro,
come aveva sempre pensato. Batté le palpebre, scosse la testa e
ripeté ad alta voce quel concetto incredibile. «L'amore non è un
mostro.»
Ogni muscolo del suo corpo si tese, mentre lui cercava di smentire
quelle parole. Non poteva, ormai vedeva qualche merito in
quell'emozione. Sapere che il sorriso di una donna apparteneva solo
a lui, guardare la passione divampare nei suoi occhi, assaporare la
sua dolcezza per il resto della vita...
Sapeva però che amare Julia sarebbe stato peggio di qualsiasi
tortura avesse sopportato fino ad allora. Amarla significava perderla:
la magia non li avrebbe più uniti e lui sarebbe tornato nel suo
mondo senza di lei, non avrebbe più visto il suo sorriso e odorato il
suo profumo inebriante.
No, l'amore non era un mostro, ma Tristan non voleva comunque
averci niente a che fare.
Voleva semplicemente Julia.
Sotto la sua facciata pudibonda si nascondeva una passione così
ardente che bastava un bacio a scatenarla. Cosa doveva fare perché
lei prendesse di nuovo fuoco e bruciasse, desiderando lui e nessun
altro? Cosa doveva fare perché dimenticasse Peter?
Strinse il pugnale così forte che la lama gli ferì la pelle e un rivolo
di sangue gli colò lungo il braccio. Doveva scacciarle dalla mente
quell'ometto che non la meritava.
Le darò un'altra lezione, pensò, soddisfatto di quella trovata.
Come suo insegnante farla studiare era un dovere, anzi un
obbligo. Trovala, gridò il suo corpo.
Seguì un profumo speziato ed entrò in cucina. La vista di Julia lo
bloccò e un moto di tenerezza lo colse, mentre la guardava passare
dalla stufa al lavello con un'espressione concentrata.
Gli venne l'acquolina in bocca per la voglia di assaporarla. «Il