Untitled - only fantasy

Imperia
«Chiudi gli occhi, Zirra.»
19
Lei obbedì all'istante. La luce del fuoco illuminava i suoi tratti
voluttuosi.
Appena uscito dal bagno, Romulis si appoggiò al muro d'angolo.
La frescura del marmo penetrò al di sotto della sua veste d'argento,
ma non attenuò la sua eccitazione.
Zirra era seduta sul bordo del letto con una lucente veste bianca
che metteva in risalto ogni curva.
C'era mai stata una donna più seducente? Pareva irradiare il calore
dell'eccitazione. Lui l'aveva desiderata fin dal primo momento e nel
corso degli anni quel desiderio era aumentato.
Aveva capito d'istinto che lei era destinata a diventare la sua
compagna, eppure era sempre stato respinto. Un uomo meno forte
si sarebbe arreso da tempo e forse lui avrebbe dovuto farlo, ma era
troppo orgoglioso per implorare i suoi favori. Be', a lui piaceva
pensare così.
E invece eccolo là, pronto ad afferrare ogni briciola di tenerezza
che lei gli offriva.
Quando Zirra l'aveva convocato aveva interrotto l'addestramento
con la spada e la magia, solo perché lei aveva bisogno di lui. Sperava
che volesse finalmente accettarlo, e invece gli aveva chiesto di
aiutarla a ritrovare il suo ex amante.
La rabbia provata in quel momento non era ancora svanita.
Avrebbe voluto tagliare Tristan in due, o almeno ridurlo a una
poltiglia sanguinolenta.
Visto che non poteva farlo, aveva accettato di aiutare Zirra a
ritrovarlo. Così ora lei era in debito nei suoi confronti e lui l'avrebbe
presto costretta a pagare.