Untitled - only fantasy

«Fallo ancora» la incitò.
«Così?» Lo accontentò.
Tristan le mordicchiò il labbro inferiore. «Sì, proprio così.»
Julia ridacchiò maliziosa, ma presto quella risata divenne un
gemito di piacere. Il suo membro la riempiva e tendeva, ma il senso
di completezza che evocava la compensava di ogni disagio. Ormai
Tristan faceva parte di lei, profondo e solido, il corpo unito al suo e
quella consapevolezza era più inebriante della droga più potente.
Aveva sognato quel momento, tuttavia le sue più ardite fantasie
impallidivano in confronto alla realtà.
Tristan insinuò una mano tra di loro, trovò il clitoride e lo
premette di nuovo. La maestria delle dita le fece dimenticare le
ultime tracce di fastidio.
«Dimmi come ti senti. Avvertimi, quando quello che faccio ti piace»
la sollecitò.
Scivolò dentro e fuori da lei, aumentando la velocità e l'urgenza, e
allo stesso tempo continuò a stuzzicarla con le dita.
«Mi piace... mi piace...» La parte inferiore del corpo di Julia si
mosse con lui, poi contro di lui, sollevandosi quando lui si ritirava e
abbassandosi quando si faceva avanti. Non pensava, cercava solo
una soddisfazione sempre più completa. Non si sarebbe mai più
negata un simile piacere, decise in un lampo di lucidità.
«Dimmelo» insistette Tristan ansimante, accelerando ancora il
ritmo. «Voglio sentirlo dalle tue labbra. Questo ti piace?»
Julia aprì la bocca per dirgli che aveva raggiunto il paradiso, o
almeno così le sembrava, quando un gemito scaturito dal profondo
accompagnò un altro orgasmo. Sensazioni ardenti la facevano
vorticare sempre più veloce.
Sentire le pareti interne di Julia che si stringevano convulse intorno
al suo membro scagliò anche Tristan oltre il limite. Una gratificazione
potente gli strappò dalla gola un ruggito di soddisfazione, prima che
crollasse sulla sedia, portando anche lei con sé. Erano entrambi
esausti.
Quando riuscì a riprendere fiato, Tristan le scostò i capelli lucenti e