Untitled - only fantasy

piccolo drago, come faccio a insegnarti se tu non collabori?»
«Non sto giocando» protestò offesa. «Non posso fare meglio di
così.»
«Mmh.» Si accarezzò la mascella. «Allora abbiamo molto lavoro
davanti.»
Julia si morse il labbro inferiore con un gemito. «Quanto tempo ci
vorrà?»
Gli occhi color lavanda si incupirono. «Forse molti cicli. O anche
un'intera stagione.»
Il suo corpo sarebbe riuscito a resistere a molti mesi, forse anche a
un anno, di intenso flirt con lui?
Ne dubitava.
Dunque doveva darci dentro.
Julia passò l'ora successiva a fare esercizio con le ciglia; sarebbe
stata una lezione abbastanza innocente, se lui non le avesse tenuto le
dita sulle cosce.
Ogni volta che entrava un cliente doveva spingerlo via, rimettersi
in piedi e tornare a recitare il ruolo di rispettabile proprietaria di un
negozio di antiquariato, il che significava sistemare la gonna e
scacciare il desiderio dagli occhi. Tutto quello serviva solo ad
aumentare la voglia di riprendere la lezione.
Appena lei e Tristan si ritrovavano di nuovo soli, Julia tornava a
sedersi, pronta a ricominciare, mani vaganti e tutto il resto.
Alla fine lui decretò che il suo modo di battere le ciglia era
accettabile e passò ad altro. «Ora lavoreremo sul tuo sorriso, per
renderlo invitante.»
«Ottimo.» Un sorriso seducente era un'arma fondamentale
nell'arsenale che ogni donna doveva avere a disposizione per
attrarre gli uomini. Come avrebbe fatto ad attirarne uno, Peter, se
non riusciva a sorridere in modo appropriato? «Cosa devo fare?»
chiese trepidante.
«Be', devi sorridere.»
«Così?» Sollevò gli angoli della bocca.