Untitled - only fantasy

la fermò.
«Ah-ah. Sono sicuro che la dimostrazione verrà meglio senza abiti a
impacciarti.»
«Ah, sì?»
Lui si puntellò sui cuscini e la guardò malizioso. «Sì. Sul mio onore.»
«Allora, visto che c'è in ballo il tuo onore...» Raccolse tutto il
coraggio e si mise davanti al letto, sotto il suo sguardo fisso, come se
non si curasse del fatto che era... be', un po' tonda.
Sono bella, si disse, ricordando il mantra che Tristan le aveva
insegnato. Perfino nuda e coperta di marmellata di fragole. Magari
nel suo pianeta le donne troppo magre venivano considerate
denutrite e patetiche. Il solo pensiero le strappò una risatina.
«Sei pronto?» gli chiese.
«Sono pronto da quando ti sono apparso per la prima volta.»
Incrociò le mani sopra la testa. «Puoi cominciare.»
Signore, aiutami. Prima di perdere il coraggio Julia eseguì varie
mosse che aveva visto alla televisione e finse perfino di tagliare in
due un blocco di legno.
Lui non rise. «Vieni qui» ringhiò quando lei ebbe finito.
Julia obbedì.
Più tardi si rannicchiò di nuovo contro il suo fianco. «E ora credo
di essermi guadagnata una bella descrizione delle donne del tuo
pianeta.»
La sua risata profonda riempì la stanza, ma il divertimento svanì
presto e una profonda tristezza lo invase. Tristan rimpiangeva ciò
che aveva perso, o tutto quello che non avrebbe mai avuto.
«Spiegami cosa vuoi sapere esattamente, così non ti annoierò con
troppi dettagli.»
«Tutte le donne sono belle come Zirra?»
«Zirra non è bella. È brutta e malvagia. E comunque la maggior
parte delle donne non le assomiglia. Sono diverse per forma, taglia,
colore e temperamento.»
«E cosa mi dici di Imperia? Mi hai parlato della magia che si trova