Untitled - only fantasy

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Il tuo corpo e la tua mente appartengono
alla tua padrona
Al centro commerciale Julia comprò un po' di tutto per Tristan:
jeans, pantaloni morbidi, magliette, scarpe e biancheria di taglia
extra-large. Sperava solo che gli andassero bene: un uomo così
imponente e dotato aveva bisogno di spazio per respirare.
Mentre si dirigeva alla cassa oltrepassò il reparto dedicato alla
caccia e alla pesca e notò una vetrinetta dov'era esposta una
collezione di armi. Un coltello in particolare attirò la sua attenzione.
Si fermò a studiare l'elsa dalle intricate decorazioni simboliche e la
lama affilata che luccicava con aria letale. Capì d'istinto che a Tristan
quell'arma sarebbe piaciuta moltissimo. Comprargli un coltello così
tagliente e facile da nascondere però era una mossa saggia?
Tamburellò con le dita sul vetro e immaginò la sua reazione a un
simile regalo: avrebbe sorriso, l'avrebbe presa tra le braccia, baciata
sulle labbra e sussurrato un ringraziamento.
«Voglio quello» disse al commesso un attimo dopo, indicando il
magnifico coltello.
«Ottima scelta, signora» si complimentò questi. Con il viso
lentigginoso e l'apparecchio per i denti, non dimostrava più di dodici
anni. In più un tatuaggio, uno scoiattolo che mangiava delle noci, gli
ornava il braccio. «L'elsa è un'opera d'arte davvero perversa.»
«Perversa?»
«Oh, sì. Una vera figata.»
Doveva ricordarsi di dirlo a Tristan.
Julia pagò gli altri acquisti, per un totale di più di trecento dollari.
«Sarà meglio che lo apprezzi, Tristan» borbottò tornando alla
macchina.
Dieci minuti dopo entrava nel vialetto d'accesso di casa. Uno dei
sacchetti si strappò mentre lo estraeva dal bagagliaio. Imprecò tra i