Untitled - only fantasy

Venera il corpo della tua padrona
21
Stupefatta, Julia lo seguì con lo sguardo. Aveva promesso di
sedurla, e poi l'aveva lasciata lì da sola. Non capiva. Doveva forse
cominciare senza di lui?
Tristan ricomparve prima che il panico la invadesse.
«Vieni qui.» In qualche modo riuscì a caricare quelle parole di ogni
tipo di sfumatura, come se potesse attirarla a letto con la sola forza
della voce.
Ed era proprio così.
Lei si avvicinò come in trance: anelava a sperimentare il suo tocco
e a raggiungere il culmine della passione.
«Non aver paura di quello che farò» le raccomandò lui mettendosi
alle sue spalle.
Quelle parole le suscitarono un moto di incertezza, ma assentì lo
stesso.
Tristan le bendò gli occhi con una fascia e l'oscurità l'avvolse. Fece
un nodo sulla nuca, stando attento a non tirarle i capelli, e lei iniziò
a tremare di nervosismo e desiderio.
«Cosa stai...?»
«Ti fidi ancora di me?»
«Sì.» Nessuna esitazione.
«Allora niente domande.»
«Niente domande.» Prese un respiro profondo e cercò di vedere
qualcosa nel buio. Udì lo scroscio ipnotico della pioggia, fuori, solo
quando fu del tutto rilassata. E finalmente poté percepire meglio
l'odore virile e il calore del suo guerriero.
«Ripeti dopo di me» le ordinò. La sua voce faceva pensare a un
brandy di marca e a sigari fumosi e l'intossicava come se fosse