Untitled - only fantasy

con salsa al limone. Tristan richiamò il cameriere e disse che avrebbe
mangiato sia la carne che la zuppa.
Quando l'uomo si allontanò per la seconda volta Peter si lanciò in
un altro sonetto.
Julia ebbe l'impressione di scorgere dei bigliettini in bilico sulle sue
cosce, ma non poteva esserne sicura. Quando lui accennò ai
meravigliosi riccioli baciati dal sole che le incorniciavano il viso come
un cammeo lei lanciò uno sguardo furtivo a Tristan, i cui tratti erano
cupi e duri come il granito. Meglio cambiare argomento, decise.
Con un sorriso incerto lo interruppe a metà di un verso. «Ti è
sempre piaciuto il giardinaggio? Voglio dire, ti vedo sempre al
lavoro con le tue piante.»
Lui annuì e per un attimo il suo sguardo perse il guizzo disperato
che l'aveva incupito fino a quel momento. «Trovo la pace tra le
piante e i fiori. Mi piace l'idea di accrescere la bellezza della natura»
spiegò. Abbassò lo sguardo sulle gambe, si schiarì la gola e tornò a
fissarla. «Sai, tu sei come la luna e le stelle» declamò.
«Oh, grazie.»
«E a te? A te piace il giardinaggio?» indagò Peter.
«Oh, lo adoro» si intromise Faith con una risatina spigliata, anche
se la domanda non era rivolta a lei. «Julia invece è il pollice nero
della morte. Nessuna pianta affidata alle sue cure riesce a
sopravvivere.»
Un'ombra inorridita offuscò i lineamenti del giovane, che scosse la
testa, come per schiarirsi le idee, e accennò un sorrisetto. «Sono
sicuro che possiedi molti altri talenti, Julia.»
Prima che lei riuscisse a rispondere, la sorella si mise a parlare con
entusiasmo di un'antica civiltà le cui tracce sperava di scoprire. Peter
cercò di interromperla diverse volte per riportare l'attenzione su
Julia, ma lei non glielo permise.
Julia appoggiò i gomiti sul tavolo e le mani al mento. Aveva tanto
fantasticato su una situazione come quella, eppure provava una
cocente delusione: aveva tanto sognato di desiderare Peter almeno
la metà di quanto desiderava Tristan, ma a quel punto doveva