Untitled - only fantasy

«Ossia un essere incapace di farti del male o soggiogarti» tradusse
Julia.
Tristan annuì.
«Vorresti sapere cos'è successo a Imperia dopo che te ne sei
andato?»
«Sì. Imperia è ancora casa mia.»
Cadde il silenzio.
Julia attese che lui raccogliesse i pensieri, poi riprese a parlare. «Un
giorno forse avrai la possibilità di tornare indietro, senza l'aiuto di
Zirra, e finire quello che il tuo re ti aveva chiesto di fare.»
«No» fu la replica concisa.
«Forse possiamo trovare un modo» insistette lei. Voleva visitare
Imperia alle sue condizioni, camminare nell'erba bianca e sentire il
profumo della brezza. Voleva vedere Tristan nel suo ambiente
naturale e permettergli di portare a termine il proposito della sua
vita. «Magari, se trovassimo un modo, potrei venire con te.»
«No.» Scosse la testa, cupo e teso. «La mia maledizione mi
impedisce di tornare indietro, Julia. E ora basta, non voglio più
parlarne.»
«Se la maledizione venisse infranta, potresti tornare?» tornò alla
carica lei.
«Sì» rispose riluttante, dopo una lunga esitazione.
«Tristan...»
«Ho detto basta.»
Perché sceglieva di rimanere lontano dalla sua casa? Aveva forse
paura di Zirra? Julia soffocò un sospiro: se si fosse concesso di amare
e le avesse aperto il cuore, forse la maledizione si sarebbe infranta e
lui non avrebbe più dovuto avere a che fare con la sacerdotessa.
Sarebbe stato così facile... Amami, lo implorò tra sé. Nel suo ostinato
rifiuto delle faccende di cuore, Tristan rinunciava a una vita che
adorava.
«Sei pronto a fare la doccia?» chiese, non sapendo più cosa dire.
«Sono pronto a farla con te.»