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isogno di vederlo, di stringerlo tra le mani» disse con voce<br />
tremante.<br />
Tristan sospirò all'idea che lei non volesse ancora il suo conforto e<br />
la lasciò andare. «Capisco.»<br />
Con le labbra serrate Julia si avvicinò alla pianta finta caduta, che<br />
un tempo si ergeva alta davanti alla finestra a bovindo, e aprì il<br />
doppio fondo. Quando vide che lo scrigno era ancora nascosto là<br />
dentro sospirò sollevata. «È ancora qui.» Poi un nuovo pensiero la<br />
colse. «Il mio computer!» Pallidissima, rimise a posto il cofanetto,<br />
sistemò il doppio fondo e corse via.<br />
Lasciò il salotto evitando i rami. Entrando nello studio trovò<br />
un'analoga devastazione: i documenti e i libri contabili del negozio<br />
erano sparsi per terra, il computer era distrutto e il suo schedario<br />
danneggiato in modo irrimediabile. L'orrore la invase.<br />
Cercò di inghiottire le lacrime, quando sentì arrivare Tristan che,<br />
senza dire una parola, le cinse la vita da dietro, passandole le mani<br />
sullo stomaco e fermandosi appena sotto il seno. Appoggiò il mento<br />
sulla sua testa e Julia percepì il suo respiro nei capelli. Distrutta<br />
com'era, accolse con sollievo quel calore e quella forza. Com'era<br />
potuta succedere una cosa simile?<br />
Intontita dallo shock, si accasciò sul freddo pavimento di legno.<br />
Lui la chiamò allarmato, poi si lasciò cadere accanto a lei e l'attirò a<br />
sé, avvolgendola nel suo calore. Le accarezzò i capelli e le baciò<br />
l'orecchio, continuando a mormorarle parole di conforto.<br />
«Non capisco» mormorò lei, chiudendo gli occhi per non vedere<br />
tanta devastazione.<br />
«Alcune persone lasciano che l'oscurità riempia la loro anima»<br />
rispose lui. Le mise un braccio sotto le ginocchia e sostenne la schiena<br />
con l'altro, poi si alzò, cullandola nell'abbraccio, chinò la testa per<br />
evitare i rami e si avviò verso la camera da letto. L'adagiò sul letto e<br />
le tolse la gonna, senza che lei sollevasse una protesta. Raccolse le<br />
coperte cadute a terra, le rimboccò attorno alla sua figura tremante,<br />
la baciò con tenerezza sulla fronte e si girò per andarsene.<br />
«Tristan» lo chiamò lei in un sussurro. «Dove vai?»