Untitled - only fantasy

Lei si concentrò senza esitare, un comportamento che alimentò l'ira
di Romulis, ormai in lotta con il desiderio e il senso di colpa. Voleva
odiare lei e far del male a Tristan: com'era possibile che un uomo del
tutto privo di poteri magici suscitasse tanta devozione in una
sacerdotessa?
Scuro in volto, lasciò cadere la mano lungo il fianco. «L'incantesimo
di mio padre non ha distrutto i tuoi poteri, li ha solo nascosti, come
una coperta. Devi cercare di raggiungerli sotto di essa.»
«Sì!» esclamò eccitata. «Capisco cosa intendi.» Batté le mani,
tenendo gli occhi chiusi e all'improvviso lui avvertì una carica di
energia che la circondava. «Eccola! La sento!»
Zirra era così bella e così letale. «Ora apri la bocca» le ordinò rude.
Lei riaprì gli occhi e quando lo vide sussultò stupita. «Romulis?»
«Resta in contatto con la sorgente del tuo potere e apri la bocca» le
ordinò di nuovo lui, la voce rotta per la forza del desiderio.
Lei obbedì.
Lui le prese le labbra di slancio e vi insinuò la lingua con forza.
Sapeva di avidità e piacere, un gusto inebriante e proibito. Non gli
sarebbe dovuto piacere e invece lo adorava.
Zirra emise un profondo suono di gola. I poteri di Romulis
vorticavano intorno a lei, mescolandosi a quelli della propria mente.
Archi di energia illuminavano l'aria e ronzavano intorno alla loro
pelle. Lui premette l'erezione tra le sue cosce e lei gli affondò le
unghie nelle spalle. Le palpò il seno e lei gli si spinse contro,
gemendo, anelando a un'unione completa. Il principe emise un
ringhio di felicità e vittoria: percepiva il suo bisogno e sapeva che
anche lei lo desiderava.
«Oh, Tristan» sospirò Zirra.
Romulis si tirò indietro di scatto e squadrò ansimante e furioso le
sue labbra rosse e gli occhi appannati dal desiderio. Come osava
pronunciare il nome di un altro uomo mentre lui la baciava? Poteva
tollerare molte cose da parte di quella donna, ma quello era
davvero troppo. Sì, era troppo.
Quando si rese conto di ciò che aveva appena fatto Zirra sgranò gli