Untitled - only fantasy

sottolinearlo e lei non poteva continuare senza esserlo a propria
volta. Dunque doveva imporsi di smetterla.
«Vado a prendere la mia valigetta» annunciò. In realtà non
ricordava se ne aveva una o no. Si alzò piano e attraversò la stanza.
Inciampò solo una volta, nonostante l'attenzione fissa su di lui fino
all'ultimo secondo.
Tristan la guardò allontanarsi e, rimasto solo, si concesse un sorriso
lento e diabolico. Molto interessante. Davvero molto interessante:
Julia era attratta dalla sua nudità. Così attratta che non riusciva a
distogliere lo sguardo. La cosa gli faceva molto piacere, considerato
che lei gli aveva detto e ripetuto di non apprezzarlo in quel modo. E
invece lui piaceva un sacco al piccolo drago, ormai ne era sicuro.
Pareva che la sua sola vista la trafiggesse, impedendole di pensare ad
altro.
Che dolce rivelazione.
Il sorriso svanì lentamente. Era per quello che gli aveva fatto un
regalo? Perché lo desiderava? No, impossibile. In tutta la sua
esistenza, nessun'altra donna si era mai comportata in quel modo,
anche se tutte lo avevano desiderato con passione.
Ma allora cos'aveva spinto Julia a quel gesto inatteso? La risposta
continuava a sfuggirgli. Alla fine sospirò e respinse la domanda in
fondo alla mente. Era un mago nel suscitare la passione femminile,
eppure non riusciva a capire come funzionava la mente di Julia.
Infilò uno per volta i nuovi vestiti che lei gli aveva procurato. Se
avesse avuto denaro le avrebbe comprato splendidi gioielli, lucenti
come i suoi occhi. Un uomo le aveva mai fatto un regalo del genere?
Strinse i pugni e si rese conto all'improvviso di voler essere il primo a
farlo. L'unico.
Scacciò quel pensiero pericoloso e si chiese come comportarsi con
quella donna che lo sfidava come un guerriero, lo baciava come se
rappresentasse l'ultima boccata d'aria per sopravvivere e lo trattava
come un uomo e non come uno schiavo.