Untitled - only fantasy

non verde: qualsiasi pianta o fiore affidato alle sue cure moriva.
Sospirò. Tristan non era verde, ma lei aveva ugualmente difficoltà a
prendersi cura del suo alieno.
Mentre il silenzio della casa lo avviluppava, Tristan lottò per
scacciare l'ira. Proprio come si aspettava, Julia gli aveva imposto
un'altra volta il proprio volere. Come tutte le altre padrone che
aveva servito.
Quell'indifferenza verso i suoi desideri spingeva la belva racchiusa
dentro di lui a ruggire e cercare di liberarsi, ma lui era in primo
luogo un guerriero. E un guerriero sapeva quando liberare la bestia e
quando costringerla a stare buona.
In quel momento doveva obbedire. Pensava che Julia fosse
diversa, ma non era così, rifletté stringendo i pugni. Avrebbe fatto
meglio a ricordarlo.
Avrebbe anche fatto meglio a non attribuire troppa importanza
alle dolci premure di lei, o al fatto che pensarla con un altro uomo,
quel Peter il Deboluccio, risvegliava i suoi più profondi istinti
possessivi.
Perfino in quel momento la sola idea gli faceva ribollire il sangue
nelle vene.
Aveva bisogno di qualcos'altro da fare, qualcosa che gli occupasse
la mente fino al ritorno di Julia. Si guardò intorno nella stanza in cui
si trovava, tentato di soddisfare la propria curiosità e frugare la casa
da cima a fondo. Sì, decise, avrebbe imparato la disposizione di
quella dimora e scoperto altri particolari sulla sua nuova guan ren.
Specchi con la cornice di ebano e decorazioni dorate erano appesi
lungo il muro, cuscini turchesi, color smeraldo e lavanda erano sparsi
su una sorta di comoda pedana arrotondata e un tappeto spesso
copriva il pavimento di legno lucido. Un camino rivestito di pietre
era privo di braci, eppure splendeva lo stesso. Quello era un luogo
carico di una sensualità nascosta: la donna che lo aveva decorato
non era crudele o maligna, ma audace e appassionata. E poteva
offrirgli incredibili delizie.
Tristan si ammorbidì nei suoi confronti, senza riuscire a scacciare