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Untitled - only fantasy

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nella memoria i suoi tratti, mentre dentro si sentiva crollare e<br />

avvizzire. «È là» disse, indicando il nascondiglio dello scrigno.<br />

Zirra si avvicinò tremando, poi cadde in ginocchio e aprì il doppio<br />

fondo. Sussultò e prese lo scrigno, stringendolo con reverenza tra le<br />

mani avide.<br />

«Ho rispettato la mia parte dell'accordo, Zirra. Ora tocca a te.»<br />

Lei annuì e agitò una mano nell'aria. Julia gemette di nuovo, poi si<br />

mosse. Il colore le stava già tornando sulle guance e Tristan sospirò<br />

di sollievo. Sarebbe vissuta, pensò, mentre lei apriva piano gli occhi<br />

e allungava una mano verso di lui.<br />

Voltarle le spalle e rivolgersi verso Zirra fu la cosa più difficile che<br />

avesse mai fatto.<br />

«Stanotte sarai nel mio letto» dichiarò lei, avvicinandosi a grandi<br />

passi. «Al tuo posto. Riportaci a casa, Romulis.»<br />

Senza una parola, lui agitò una mano nell'aria. L'unica cosa che<br />

tradiva le sue emozioni era il tremito delle dita.<br />

Tristan sentì lo scrigno richiudersi intorno a sé. Era immerso nel<br />

buio e nel silenzio e si sentiva un'entità vaporosa. In passato tornare<br />

in quella prigione di sua volontà lo avrebbe ucciso, ma ora era felice<br />

di averlo fatto: Julia era salva. E a lui non restava che attendere la<br />

prossima convocazione.<br />

«Vieni.»<br />

Tristan sentì l'ordine di Zirra e obbedì senza esitare. Entrò in<br />

camera sua: le pareti, il letto e il pavimento erano bianchi come li<br />

ricordava. E il suo cuore nero.<br />

«Zirra» la chiamò in tono dolce e languido.<br />

Lei sorrise. Era nuda e le fiamme del camino alle sue spalle la<br />

illuminavano, creando una sorta di aureola color ambra. «Sono qui,<br />

mio cagnolino. Mio magnifico schiavo.»<br />

«Stavo aspettando che mi chiamassi» dichiarò sincero.<br />

Il sorriso divenne ancora più ampio. «Ti ho detto che la tua Julia

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