Untitled - only fantasy

niente che potesse fare riguardo a quell'inatteso viaggio tra le
galassie, ma almeno poteva occuparsi della sua casa.
Infilò la lucente veste da camera azzurra con movimenti rigidi. In
quel momento lo scrigno di Tristan era al sicuro: doveva crederlo,
altrimenti il timore che venisse rapito l'avrebbe perseguitata per il
resto della giornata. Non poteva permetterlo: c'era troppo lavoro
da fare. Doveva ripulire e rimettere in ordine ogni stanza, tagliare
l'albero, sostituire gli oggetti rotti e magari avvertire la compagnia di
assicurazioni.
Seducente come sempre, Tristan si stirò e si mise a sedere nel letto.
Occhiaie scure gli segnavano il viso, come se non avesse affatto
dormito. «Dove vai?» le chiese con la voce rotta da un delizioso
sbadiglio.
Tutta presa dal lavoro che l'attendeva, lei non lo degnò di
un'occhiata e non si accorse che non c'era più bisogno di chinarsi. I
rami erano spariti. «Devo mettere a posto la casa. Non posso
permettermi di tenere chiuso il negozio anche domani, dunque devo
concludere tutto oggi.»
«Non c'è bisogno di far niente, a parte tornare a letto.»
«Senti, non ho tempo per i giochi. Tutto ciò che avevo in questa
casa è rovinato e ho bisogno di riparare i danni.» Afferrò il primo
indumento a portata di mano – la maglietta e i pantaloni della tuta
di Tristan – e andò in bagno a vestirsi. Aspirare il profumo rimasto
attaccato alla stoffa le fece ribollire il sangue dal desiderio.
Girando per la casa, notò che una luce tetra filtrava dalle tende
aperte. Risuonò un altro rombo di tuono e lei si fermò di colpo,
allibita. I pavimenti brillavano lucidi, bancone e armadietti della
cucina erano puliti e privi di polvere: a parte alcuni oggetti antichi
mancanti, la televisione scomparsa e qualche buco nelle pareti, ogni
stanza aveva un aspetto del tutto normale. L'albero era stato tagliato
e il ceppo rimasto era coperto da un tappeto.
Confusa e scioccata si lasciò cadere su uno sgabello. Non aveva
sognato né immaginato la devastazione della casa, dunque... C'era
una sola spiegazione: mentre lei dormiva, lui aveva riparato tutti i
danni. Non gliel'aveva ordinato; ci aveva pensato da solo.