Untitled - only fantasy

giungla.»
Faith si lanciò in un dettagliato resoconto della sua ultima
spedizione, un viaggio di sei settimane in Sudamerica, che Tristan
ascoltò distrattamente.
Mentre divorava cinque sottili pezzi di carne e delle fette di pane
che gli rimasero subito sullo stomaco, mantenne l'attenzione
concentrata sulla sua guan ren.
La guardò mangiare, osservò la sua bocca che si muoveva in modo
lento e sensuale e la lingua che passava sulle labbra carnose. Gli
tornarono in mente le parole che gli aveva detto quel giorno. A
volte, quando ti guardo, le mie mani muoiono dalla voglia di posarsi
sul tuo petto, di sentire il cuore che batte al di sotto. Pensava a lui
mentre diceva quelle parole, o a Peter il Deboluccio?
Lei scelse proprio quel momento per sollevare lo sguardo. I loro
occhi si incontrarono e il sangue gli ribollì nelle vene. Tristan
dimenticò il cibo e strinse i denti. La passione ardente che le brillava
negli occhi gli fece capire al di là di ogni dubbio che quella
dichiarazione era destinata a lui e solo a lui. Quella consapevolezza
gli procurò di nuovo un desiderio sfrenato. In quel momento si
sentiva più potente che se avesse sterminato mille nemici.
«Ehiiii» li richiamò Faith. «C'è qualcun altro in questa stanza,
sapete?»
Julia batté le palpebre, scosse la testa e fissò la sorella arrossendo.
«Sì, certo. Stavi dicendo...»
«Dubito che una città perduta ti interessi» dichiarò la giovane con
un sorriso. «Non importa» aggiunse poi per fermare le proteste che si
erano levate. «Preferisco sapere qualcosa di più di te e Tristan. Dove
vi siete incontrati?»
«A un mercatino delle pulci» rispose Julia. «Abbiamo cominciato a
parlare, scoperto che avevamo molto in comune e siamo diventati
amici. Ecco tutto.»
Faith guardò Tristan poco convinta. «Tu collezioni pezzi
d'antiquariato?»
«No. Julia ha comprato il mio scrigno.»