Untitled - only fantasy

impedivano di agire per realizzare i suoi desideri.
Julia comunque gli piaceva. Lo metteva a suo agio, mentre il
fratello lo spaventava a morte.
Quando si era trasferito lì, all'inizio non aveva quasi notato la
vicina. Ogni mattina, mentre preparava le piante ad accogliere la
luce del sole la vedeva uscire per andare al lavoro e ogni sera,
mentre spargeva il fertilizzante e toglieva le erbacce in giardino, la
vedeva tornare. E ogni volta si sentiva più attratto da lei. Non
sapeva bene come fosse successo, ma era diventata sempre più
carina, fino a che la sua immagine aveva cominciato a riempirgli di
continuo la mente.
Tanti piccoli particolari lo attraevano: la scintilla vivace negli occhi,
il modo in cui i capelli si arricciavano in punta, i polsi delicati. Molte
volte aveva provato l'impulso di parlarle e una o due aveva trovato
il coraggio di avvicinarsi, poi si era perso d'animo ed era tornato di
corsa in casa.
Quando l'aveva vista nascosta dietro i cespugli, nervosa quanto lui,
aveva deciso di darsi una mossa. E il suo minaccioso fratello lo aveva
quasi ucciso.
Lui non si considerava un uomo forte – non ancora, almeno – ma
ora i libri di auto-aiuto lo stavano aiutando a diventare più sicuro di
sé.
Quando Julia lo aveva invitato era rimasto stupefatto e
terrorizzato: non solo perché aveva poca esperienza di
appuntamenti, ma anche perché far arrabbiare Tristan poteva essere
un rischio mortale. Non aveva mai visto un'espressione più feroce, o
un uomo più minaccioso. Era chiaro che Tristan amava la sorella e
da bravo fratello era pronto a proteggerla e a distruggere chiunque
le facesse del male.
Quella sera però l'avrebbe avuta tutta per sé. Sarebbe stato attento
a non fare niente che Julia potesse riferire a Tristan, scatenando la
sua ira. E se si fosse comportato in modo poco galante?, si chiese
angosciato. A quel punto cos'avrebbe fatto il terribile fratello?
«Se Tristan mi creerà dei problemi, lo schiaccerò come un insetto.
Sono un uomo» ripeté. «Sono una tigre. Nessuna donna può