Untitled - only fantasy

grappolo d'uva. Faceva pensare ad Ares, dio greco della guerra,
prima di una battaglia, pronto a sterminare chi osava sfidarlo, ma
anche ad aspettare il momento ideale per agire. Mancava solo una
giovane schiava che agitava un ventaglio.
Julia si fermò di colpo e si trattenne a stento dall'urlare: Lo faccio
io.
«Che ne pensi di questo vestito?» chiese poi.
Sentendo la sua voce Tristan sollevò la testa e la squadrò da capo a
piedi. Le fece segno di girarsi e lei obbedì docile.
«Ancora.» Voleva rivedere il suo sedere, mentre sentiva l'inguine
tendersi per il desiderio. Per Elliea, era bellissima, ma l'idea che
indossasse un abito così bello per un altro uomo – un abito scelto da
lui – gli procurò una fitta di gelosia. Julia non avrebbe mostrato
quella tenuta a Peter il Deboluccio.
«Allora... cosa ne pensi?» Ansiosa e trepidante, lei girò su se stessa
per la terza volta.
«Troppo lungo.»
«Troppo lungo?» Esaminò il vestito confusa.
«Sì.»
«Forse non ti sei accorto che porto un vestito.»
«Me ne sono accorto.»
«È tutto quello che hai da dire?»
«Devi cambiarti.» Si mise un acino in bocca con un gesto pigro, in
contrasto con il fuoco pericoloso che gli faceva ribollire il sangue
nelle vene.
Lei si costrinse a ignorare il fremito di desiderio provocato da quel
gesto e tornò in camera. «Lo odia» annunciò.
«Mmh... Sei proprio sicura?» chiese Faith aggrottando la fronte.
«Sì.»
«Allora prova questo.»
Oh, sì, pensò Julia guardando il vestito rosso allacciato dietro il
collo. Nella boutique Tristan sembrava affascinato da quel capo. Lo