Untitled - only fantasy

era coinvolto Tristan non riusciva a controllare le emozioni.
Senza più fiducia e forza, si lasciò cadere sul pavimento di fresche
mattonelle, portò le ginocchia contro lo stomaco e sollevò lo
sguardo. «Non posso farlo. Non posso. Non sono neanche sicura che
Peter il Deboluccio mi piaccia» confessò.
«Peter il Deboluccio?»
«È così che lo chiama Tristan.»
Una luce divertita si accese negli occhi di Faith. «Chissà perché.»
«Tristan è... Oh, non lo so» concluse debolmente.
«Geloso?»
«No.»
«Protettivo?»
«Sì, moltissimo.» Si accasciò sempre di più sul pavimento del bagno.
«Per questo lui e Peter non vanno molto d'accordo.»
«Senti, perché non chiami Peter e cancelli l'appuntamento con una
scusa? Così tu e Tristan potrete passare la serata insieme a esplorare
questo suo lato protettivo» suggerì Faith.
Julia affondò la testa tra le mani con un gemito. Voleva davvero
arrendersi e dichiararsi sconfitta prima ancora di cominciare? Non lo
sapeva. Se solo avesse provato un'attrazione anche minima per
Peter, le cose sarebbero state più facili. E invece no: desiderava un
uomo così bello da mettere in ombra perfino i modelli più famosi.
«No» rispose infine. «Sto bene. Voglio farlo. Devo farlo.»
«D'accordo.» Faith le tese un piccolo asciugamano umido e fresco.
«Ora ti rimettiamo a posto.»
Quando cercò di mettersi in piedi, Julia dovette appoggiarsi al
lavandino perché le ginocchia le tremavano troppo. Una volta
ritrovato l'equilibrio, si lavò i denti e si spruzzò il viso con l'acqua
fredda.
«Devi vestirti» la incitò la sorella.
«Prima devo trovare le scarpe.» All'improvviso quelle dannate
scarpe nere erano diventate la cosa più importante del mondo.