Untitled - only fantasy

con le mie.»
Tristan nascose a fatica un sorriso e cercò di assumere un'aria
severa. «Ti ascolto.»
«Mentre mi dai lezione non devi uscire, vedere o allacciare
qualsiasi tipo di rapporto con un'altra donna» dichiarò, imitando il
suo tono autoritario.
«D'accordo.» Tristan non le spiegò che in quel momento era lei la
padrona dello scrigno e dunque lui non poteva dedicarsi ad altre
donne. Una simile precisazione avrebbe rovinato tutto il
divertimento.
«Mi tratterai con rispetto in ogni occasione e soprattutto in
presenza di altri.»
Tristan si rabbuiò offeso. «È ovvio. Non dovresti neanche
chiedermelo.»
«Comunque vorrei sentire il tuo consenso.»
«Ce l'hai» le assicurò con un rigido cenno del capo. «Non dovrai
parlare con nessuno del nostro accordo.» «Ma certo.» Tanto, con chi
avrebbe potuto discuterne? Non conosceva nessun altro in quel
posto.
«Tu non... non... non porterai mai la spada in casa mia.» Sorrise
trionfante. Si aspettava che lui protestasse o mercanteggiasse, era
chiaro.
Tristan avrebbe voluto farlo. Ritrovarsi disarmato significava essere
vulnerabile agli attacchi e lui non sapeva niente di quel mondo e dei
suoi abitanti. Era una condizione frustrante. «Accetto tutte le tue
condizioni, Julia» dichiarò comunque.
Lei lo fissò sorpresa, poi lo ricompensò con un altro sorriso.
«Grazie, Tristan.»
«Non ringraziarmi.» Si alzò e prese a camminare avanti e indietro
di fronte al bancone della cucina. «La prima lezione riguarda il tuo
guardaroba. Se gli abiti che ho trovato nell'armadio sono un
indicatore di quello che ti metti per far colpo su un uomo, hai
davvero bisogno di qualcuno che ti faccia da guida.» Indicò i
pantaloni e la blusa. «Questi sono indumenti da uomo.»