Untitled - only fantasy

trovato una caramella sotto i cuscini del divano. «Pensi che dovrei
restare nei paraggi, nel caso avessi bisogno di me?»
«Non ho bisogno di te» si affrettò a rassicurarlo. «Te lo giuro.»
L'ardore nei suoi occhi divenne ancora più intenso. «E invece hai
bisogno di me, piccolo drago.» Quell'affermazione suonava più
come una promessa e non aveva niente a che fare con i vestiti. «Un
giorno, te lo dimostrerò.»
Julia decise di cambiare argomento prima che la lingua si sciogliesse
e il corpo si riducesse a una poltiglia tremebonda. Se solo Tristan
non avesse avuto un profumo seducente e un aspetto erotico e
pericoloso. «Do... dov'è Gary?» chiese.
Lui perse in un attimo l'ardore appassionato e arrossì inorridito.
«Quell'uomo mi desidera, Julia. Come amante» le confidò in un
sussurro strozzato.
«Lo so.» Sperava che non si accorgesse della nota divertita nella sua
voce.
Invece se ne accorse e strinse gli occhi con aria scandalizzata. «Lo
sapevi?»
«Sì, certo.»
«E mi hai lasciato da solo con lui?»
«Sì.»
La fissò e iniziò a tamburellare con le dita sul bordo della porta.
«Forse dovrei farti quello che ho fatto a lui.»
Inorridita, Julia immaginò arti smembrati e laghi di sangue sul
pavimento. «Non l'hai ucciso, vero?»
Silenzio.
«Tristan, ti prego, dimmi che non l'hai ucciso» lo implorò,
agghiacciata.
«Non l'ho ucciso» ammise alla fine con una certa riluttanza. «L'ho
solo chiuso in un magazzino.»
«Vivo o morto?»
Lui raddrizzò le spalle e la guardò cauto. «Io non ammazzo la tua