Untitled - only fantasy

ora esigeva una compensazione. Voleva tutto di lui, voleva che
quella volta anche lui sperimentasse una meravigliosa liberazione.
«Per Elliea, Julia, non ho mai sentito niente di così caldo e stretto.
Sei magnifica» la lodò.
Le sue dita divennero più audaci, stuzzicandola e incalzandola fino
a quando le sensazioni cancellarono il tempo. Un piacere intenso e
inestinguibile crebbe dentro di lei. Ogni suo movimento aveva un
solo scopo: raggiungere la liberazione dal dolce tormento che lui le
infliggeva.
«Vieni dentro di me» lo pregò con voce rotta. «Ho bisogno di te.»
Lui estrasse le dita e la guardò in faccia. «Prima voglio assaporarti.»
Assaporarti. Offuscata dalla passione, la mente di Julia impiegò un
momento a capire ciò che voleva fare. Quando lo comprese la
foschia sensuale si disperse e lei si strappò la benda dagli occhi,
gettandola per terra. Presa dal panico, avvicinò le ginocchia in un
gesto difensivo.
«No.» Scosse la testa. «Non posso permetterti di farlo.» Per quanto
evocasse immagini sensuali, il solo pensiero l'allarmava.
La luce cauta che le incupiva l'espressione ridusse il fuoco dentro di
lui a braci che ardevano piano. Le cinse la vita con le braccia per
impedirle di fuggire. «Lascia che ti assaggi. Lascia che ti dia piacere
con la lingua» insistette.
Incapace di parlare, lei scosse la testa e strinse ancora di più le
gambe.
Tristan la prese con gentilezza per il mento e la girò verso di sé,
chiamandola piano.
Nessuna risposta.
«Prima ti ho chiesto se ti fidavi di me. Ti ricordi cosa mi hai detto?»
domandò con voce rauca.
Julia abbozzò un lieve cenno d'assenso. L'idea che facesse ciò che
voleva le provocava un desiderio convulso tra le gambe, eppure
esitava a concedergli l'accesso al punto più intimo.
Tristan insinuò le mani tra le sue gambe contratte, prese le