Untitled - only fantasy

con mutandine e reggiseno. Quella tenuta metteva in risalto le sue
curve e ondeggiava a ogni passo; non era la sua prima scelta, ma
sarebbe stata l'ultima.
Lasciò i capelli sciolti sulle spalle e si truccò per la prima volta da
secoli, infilò dei sandali e tornò in salotto decisa.
«Non dire una parola sul mio abbigliamento» intimò a Tristan.
Lui tornò a stringersi nelle spalle, ma le lanciò uno sguardo
eloquente: finalmente una tenuta che gli piaceva! L'euforia scacciò il
malumore e una nuova sicurezza la invase.
Faith lo squadrò severa, come se volesse chiedergli conto del suo
comportamento assurdo, poi si rivolse alla sorella. «Sei fantastica,
Jules. Bella da mozzare il fiato. Non permettere che l'opinione di un
idiota demente ti faccia credere il contrario.»
«Penso che sia carina qualsiasi cosa si metta» dichiarò Tristan.
Julia divenne raggiante.
Faith era splendida in un tailleur pantalone nero. I capelli scuri
erano raccolti in cima alla testa.
Sexy come sempre, Tristan portava dei jeans aderenti che
enfatizzavano le cosce muscolose e la camicia nera aperta sul collo
rivelava una pelle che probabilmente era piacevole da leccare come
lo era da guardare. Julia sentì l'acquolina in bocca e fremette.
Il suono del campanello echeggiò in tutta la casa.
«È lui» annunciò Julia agitata. La paura aveva il sopravvento
perfino sul desiderio per Tristan. Calmati, ordinò a se stessa. Quel
comando non l'aiutò. Aggiustò i capelli con mani tremanti, fece un
respiro profondo e si avviò verso la porta. Posso farcela. Quando
l'aprì entrò una folata di aria fredda.
«Scusa il ritardo» disse Peter con un sorriso timido. «Ho perso il
senso del tempo.»
Lei ricambiò il sorriso. «Ti perdono.»
In pantaloni grigi e camicia bianca, appariva dolce e un po' goffo.
Aveva un certo fascino, eppure la sua vista non le faceva alcun
effetto. Sono un'idiota. È perfetto per me. Devo dargli una