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Untitled - only fantasy

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guidò sotto la camicia e poi fino alle cicatrici che gli costellavano la<br />

schiena.<br />

«Tristan...» sussurrò sconvolta. Non sapeva che altro dire.<br />

«Le mie cicatrici non sono comparse da sole, Julia. Mio padre mi<br />

odiava e me lo dimostrava ogni volta che prendeva in mano la<br />

frusta.»<br />

«Oh, Tristan, mi dispiace tanto.» Avrebbe voluto baciare e<br />

accarezzare con la lingua ogni segno. La tentazione l'avvolgeva<br />

insidiosa, mentre gli occhi si riempivano di lacrime. Si concesse<br />

un'ultima carezza, poi si tirò indietro e posò le mani in grembo.<br />

Immaginava Tristan da bambino e poi da ragazzo, pieno di lividi e<br />

di tagli, senza qualcuno che lo amasse. I genitori l'avevano<br />

trascurata, ma quel padre aveva abusato del figlio con mille<br />

maltrattamenti. Soffriva per quello che il suo guerriero aveva perso e<br />

patito. «Mi dispiace tanto» ripeté in un sussurro.<br />

«Non piangere per me, piccolo drago.» La rabbia e la frustrazione<br />

per quegli anni lontani a volte lo divoravano ancora, ma la<br />

compassione di Julia lo aiutava a lenire il dolore. «Nella mia vita non<br />

c'è stato solo odio.» Le rivolse un sorriso gentile e asciugò con le dita<br />

le lacrime che le rigavano le guance. «Ho passato i primi cinque anni<br />

con mia madre e lei mi adorava.»<br />

«Com'è morta?» chiese lei con dolcezza.<br />

«Non è morta.» Gli occhi presero una sfumatura grigio acciaio,<br />

rivelando segreti e dolore. «Su Imperia i guerrieri sono guardati con<br />

rispetto e riverenza. Lei era una schiava senza compagno e non<br />

poteva insegnarmi l'arte della guerra. Al momento giusto mi ha<br />

affidato a mio padre, così che potesse addestrarmi in modo<br />

adeguato.»<br />

«Un bambino di cinque anni addestrato per diventare un<br />

guerriero?» trasecolò lei, fissandolo sconvolta. «In confronto alla tua,<br />

la mia infanzia sembra una fiaba.»<br />

«La sofferenza può avere molte forme. Non sminuire la tua.»<br />

Segnalò la fine di quella conversazione posando il tovagliolo sul<br />

tavolo. «Spiegami perché non hai arredato le camere al primo piano<br />

della tua casa.»

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