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Untitled - only fantasy

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imasto ferito. Lui aveva giurato di aiutarla e lo avrebbe fatto.<br />

«Hai impiegato un bel po' di tempo a ricordarti del tuo<br />

giuramento» lo accolse. Raddrizzò le spalle e diede un colpetto ai<br />

capelli.<br />

Lui avanzò con aria minacciosa, gli occhi brillanti di una rabbia<br />

trattenuta a stento. Poi si fermò, riprese il controllo e assunse<br />

un'espressione impenetrabile. «Siediti sul bordo del letto.»<br />

Zirra si sentì invadere dall'ira: il principe era proprio come suo<br />

padre, l'autoritario sommo sacerdote, sempre pronto a impartire<br />

ordini che si aspettava di vedere eseguiti all'istante. Lei meritava ben<br />

altro, meritava devozione, amore, affetto e rispetto – tutte cose che<br />

Tristan le dava, quando glielo ordinava.<br />

Guardò Romulis e si mosse con deliberata lentezza, ancheggiando<br />

ed esagerando ogni mossa. Si mise seduta sul bordo del letto, come<br />

le aveva ordinato, e si puntellò all'indietro sui gomiti, spingendo il<br />

seno sodo contro la stoffa lucente della veste. «Sto aspettando» disse.<br />

«Afferra il tuo potere nella mente.»<br />

Zirra avrebbe voluto provocarlo ancora un po', ma chiuse gli<br />

occhi, cercò dentro di sé e trovò con facilità la sorgente delle proprie<br />

capacità magiche, una sorgente che Percen non poteva raggiungere.<br />

Vorticavano e ribollivano oscure e pericolose, in cerca di uno sfogo.<br />

Romulis si avvicinò e le prese il viso tra le grandi mani. «Ripeti<br />

queste parole.» Pronunciò un incantesimo che lei non aveva mai<br />

sentito, sul tempo, le galassie e la speranza. «Ripetile fino a quando<br />

non ci crederai, fino a quando non faranno parte di te.»<br />

Zirra obbedì, via via alzando la voce, e ogni volta l'incantesimo<br />

divenne più intenso. Il potere scaturiva dal suo corpo e riecheggiava<br />

nella camera, e lucenti raggi di sole schizzavano verso il soffitto ad<br />

arco, come ali di un angelo. Aggiunse alcune parole. «Fai sì che<br />

l'attuale guan ren di Tristan finisca appesa a un albero. Distruggila.»<br />

«Devi ripetere solo quello che ti dico io» protestò Romulis con una<br />

furia così intensa che lei la percepì fin nelle ossa.<br />

«Appendila a un albero. Distruggi la donna e riporta Tristan in<br />

questa stanza» lo sfidò lei. «Distruggila e riportami Tristan.»

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