Untitled - only fantasy

Quando si presentò di nuovo davanti a Zirra, Romulis teneva in
mano un frammento del cristallo Kyi-en-Tra, la fonte di tutto il loro
potere. Mentre la fissava arrabbiato, compiaciuti segreti danzavano
nelle dorate profondità dei suoi occhi.
«Credi che Tristan sia l'unico uomo in grado di soddisfare i tuoi
desideri?» ringhiò.
«Sì» rispose lei, soffocando il dubbio che per un attimo le era
affiorato nella mente. «Sì, lo credo» ripeté con forza, più a proprio
beneficio che per lui.
Romulis batté le palpebre. «Anche se ti dimostrassi al di là di ogni
dubbio che desidera un'altra?»
Il solo pensiero le provocava una dolorosa contrazione allo
stomaco. D'altra parte doveva sapere. «Cosa hai scoperto?»
«Guarda.»
Sollevò il prisma, borbottò alcune parole e molteplici raggi colorati
esplosero verso il soffitto: erano rossi, rosa, blu e verdi, così
splendenti da risultare quasi accecanti. Vorticarono e si mescolarono
e quando svanirono Zirra scorse l'immagine di Tristan che si librava
nell'aria.
Lo guardò mentre giocava e rideva con la sua guan ren, mentre la
fissava con affetto e la baciava con avido ardore.
Un'ondata di rabbia e paura la travolse, provocando una
disperazione intensa. Avrebbe voluto gridargli che le apparteneva.
«Ho lanciato un incantesimo per distruggere quella donna» inveì a
denti stretti. «Perché è ancora viva?»
«La tua magia era troppo debole per farle davvero del male.»
«La tua no, eppure hai contribuito all'incantesimo.»
Romulis scosse la testa. «No. Ti ho solo aiutata, senza usare i miei
poteri.»
Zirra si sentì invadere da un odio intenso, non sapeva se verso di
lui o verso la donna. «Uccidila per me, Romulis. Uccidila.»
Lui la fissò a lungo, una furia letale nello sguardo. «È così che
reagisci? Non vedi che quei due sono innamorati?»