Untitled - only fantasy

chiaro di luna e alla luce delle stelle. Posò le mani sulla pelle
morbida della nuca e l'attirò a sé, accorgendosi subito che quel
corpo minuto e morbido si adattava alla perfezione al suo. Si
sarebbe trovato ancora meglio dentro di lei. Le sfiorò le labbra una,
due volte, indugiando nella speranza di assorbirne la dolcezza.
Il suo respiro gli accarezzò il naso e le guance, mentre aspettava un
invito a gustare ciò che lo aspettava. La bocca di Julia però rimase
chiusa e lui ne seguì il contorno con la lingua provocando solo un
gemito basso e tremolante, che lo investì come un'ondata lenta ed
erotica, piegandogli le ginocchia.
«Apriti per me» la incitò.
Lei lo sorprese obbedendo senza esitare.
Tristan insinuò la lingua e cominciò a eseguire una lenta danza,
accarezzandola e ritirandosi. All'inizio Julia lo assecondò con
delicatezza, come se stesse esplorando e imparando, poi la diga del
ritegno crollò e lei aumentò il ritmo e l'ardore. Premette le labbra
contro le sue, gli cinse la schiena gemendo e affondò le unghie nella
carne. La passione rendeva ancora più inebriante il suo sapore, un
miscuglio di desiderio selvaggio e passionalità ancora intatta.
«Che delizia» sussurrò lui. Si costrinse a tirarsi indietro un attimo per
acquistare un po' di distacco. «Ne voglio ancora.»
«Anch'io.» Lo attirò di nuovo a sé, tenendolo stretto e mosse i
fianchi avanti e indietro, in un gesto che non aveva più nulla di
innocente.
La forza dell'urgenza la rendeva sempre più scatenata e Tristan
aggrottò la fronte confuso: non aveva mai incontrato una donna che
si eccitasse così in fretta. «Julia?»
«Non fermarti» ansimò lei. Ogni volta che il punto tra le sue cosce
sfregava contro l'erezione lo stringeva in una morsa sempre più
intensa, quasi disperata. Tutte le sue dichiarazioni pudibonde non
contavano: ormai era chiaro che aveva bisogno di una soddisfazione
immediata.
Lui le piaceva in quel senso.
Invaso da un profondo compiacimento, immaginò di soddisfarla in