Untitled - only fantasy

dalla testa ai piedi, indugiando sui muscoli dorati e l'erezione sempre
più evidente. Rivoli d'acqua scendevano lungo l'addome, si
addensavano nell'ombelico e si perdevano nei riccioli scuri che
circondavano il membro. Profumava di elsment, un potente
afrodisiaco, e lei cercò di trattenere il respiro per opporsi al suo
richiamo.
«Cosa fai qui?» le chiese con una calma smentita dallo sguardo
luminoso. Uscì dalla vasca di opale e si diresse verso il letto e la veste
drappeggiata su di esso.
Prima che riuscisse a raggiungerla, Zirra coprì la distanza tra di loro
e lo prese per le spalle, facendolo girare. Senza una parola, lo spinse
all'indietro e le sue ginocchia urtarono il bordo del letto.
Romulis la lasciò fare: possedeva la forza fisica per fermarla, invece
le permise di spingerlo nudo sulle pellicce morbide e nere.
All'improvviso Zirra si sentì le gambe pesanti; avrebbe voluto
abbandonarsi su di lui, ma lottò contro quell'impulso e lo squadrò
torva. «Hai promesso di aiutarmi. Esigo che tu lo faccia» gli intimò in
tono autoritario. «Subito.»
Il principe non si lasciò intimidire. «Il mio giuramento non aveva
un limite di tempo» le ricordò. «Ti aiuterò quando lo deciderò io,
non un attimo prima.»
Lei si lasciò sfuggire un grido stridulo e furente. «Oh, sei peggio di
tuo padre, sempre pronto a contrastarmi.»
«Perché tutto deve sempre ruotare intorno a te?» Incrociò le braccia
dietro alla testa. La sua espressione era rilassata, quasi impassibile.
«Potrei riscuotere ora il mio debito e chiederti di dimenticare Tristan
e darmi piacere.»
«Non hai un briciolo d'orgoglio? Come puoi accogliere il mio
tocco, sapendo che immagino di stare con un altro uomo?»
Le narici di Romulis fremettero e le labbra si tesero sui denti
bianchi. «Vattene. Subito» le ingiunse. «Sei ancora più stupida di me.
Sono stufo di averti intorno.»
Zirra uscì dalla stanza a grandi passi furenti. Quella notte non
sarebbe riuscita a raggiungere Tristan, era chiaro, ma avrebbe