Untitled - only fantasy

Lei alzò gli occhi al cielo. «Peter non sa che sei qui.»
«Questo non mi impedirebbe di reclamare ciò che mi appartiene.»
«È la cosa più assurda che abbia mai sentito. Inoltre, qui siamo in
America: noi non facciamo irruzione in casa altrui abbattendo la
porta.»
«Nel corso dei secoli ho imparato che non importa da che posto
vieni: se un uomo non ha il coraggio di combattere per la sua
donna, allora non è un uomo.»
«Un giorno Peter combatterà per me.» Le parole denotavano
sicurezza, ma il tono era dubbioso ed esitante. «Allora, mi aiuterai o
no?»
Tristan guardò il suo petto che si sollevava e abbassava al ritmo del
respiro. Per tutta la notte un oscuro desiderio carnale era cresciuto
dentro di lui e ora la desiderava con un'intensità che sfidava ogni
logica. Voleva gustare le sue complessità e contraddizioni nel poco
tempo che forse avevano a disposizione. Neanche la consapevolezza
che Julia sognava un altro uomo riusciva ad attenuare il suo
desiderio. Anzi, la voleva ancora di più. Voleva quella donna
divertente e pronta alla compassione e, per Elliea, l'avrebbe avuta.
Era disposto ad aiutarla a conquistare un altro uomo? No!
«Perché non puoi attirare questo Peter per conto tuo?» le chiese
inarcando le sopracciglia. «Hai provato e non ci sei riuscita?»
«No, non ho provato.»
«Perché no?»
Si passò la lingua sui denti e si dimenò a disagio sulla sedia, le
guance arrossate da un imbarazzo crescente. «Non so come fare»
confessò alla fine in un sussurro.
«Com'è possibile che tu non sappia compiacere un uomo, piccolo
drago? Non sei più una bambina.»
«Sono timida.»
«Timida? Tu?» Scoppiò in una risata incredula. «Puoi essere molte
cose, piccolo drago, di certo non sei timida.»
Julia scosse la testa e alcune ciocche più chiare sfuggirono