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Untitled - only fantasy

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sguardo sulle dita e scoppiò in una risata senza allegria. «Sono stata<br />

una stupida, immagino, a sperare che tu volessi darmi tutto di te,<br />

mentre stavi assecondando i capricci della tua padrona.»<br />

«Credi che io veda il tuo corpo come un obbligo? Maledizione,<br />

donna. Pensare a te ha riempito i miei sogni e mi ha eccitato per<br />

tutta la notte. Ti desidero da quando sono apparso per la prima<br />

volta davanti a te e da allora le cose non sono cambiate.» La riprese<br />

tra le braccia forti e dure. «Così come tu mi desideri.»<br />

«No, no. Non più.» Doveva negare tutto, le sussurrò una vocina<br />

nella mente. Se non l'avesse fatto si sarebbe consegnata ancora una<br />

volta a lui. Tristan la desiderava, d'accordo, ma era abbastanza? Così<br />

avrebbe finito per dimenticare i suoi sogni e lasciar perdere Peter. La<br />

sua resistenza si stava già affievolendo. «No» ripeté, più per se stessa<br />

che per lui.<br />

«Peter non è qui» ringhiò Tristan, come se avesse intuito i suoi<br />

dubbi. «Lui non può soddisfarti, io sì. Il tuo corpo lo sa e ti tradirà<br />

sempre.»<br />

La verità di quelle parole la investì. Per un attimo si chiese che<br />

senso avesse resistere all'inevitabile, poi l'istinto di autoconservazione<br />

ebbe la meglio. Vattene finché puoi ancora farlo. «Perché non credi<br />

nell'amore, Tristan?» si trovò invece a chiedergli.<br />

Lui batté le palpebre e ritirò le mani. «È un'emozione che non<br />

posso permettermi di provare» tagliò corto.<br />

Nella stanza scese il silenzio. Rimasero a fissarsi, poi lei distolse lo<br />

sguardo con un sospiro. Rimanere a discutere i pro e i contro<br />

dell'amore non gli avrebbe fatto cambiare idea. In quel momento<br />

Tristan appariva più distante e disgustato che mai.<br />

«Devo rivedere i conti» annunciò Julia. «Sarò nel mio studio. Non<br />

so a che ora andrò a letto, ma tu puoi restare alzato finché vuoi.»<br />

Poi si allontanò.<br />

«Quando vai in camera tua, non chiudere a chiave la porta.»<br />

Si immobilizzò allarmata. «Perché?»<br />

«Hai acconsentito a dormire con me.»<br />

Chiamò a raccolta tutte le sue forze, si girò e lo fulminò con lo

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