Untitled - only fantasy

tremolarono, si diffuse una nebbiolina violacea e la fragranza unica
del guerriero l'avvolse.
Ora però lui la guardava torvo e irritato. «Cosa vuoi adesso,
piccolo drago? Questo assurdo andirivieni deve cessare.»
Quell'uomo splendido e virile era proprio un genio, decise Julia.
Ormai non poteva più negare la sua esistenza e forse non lo voleva
neanche.
Raccolse tutto il suo coraggio e lo salutò. «Benvenuto nella mia
casa, genio.»
Lui aggrottò la fronte confuso. In quel momento non sembrava più
tanto minaccioso. «Sono un uomo. Un guerriero» precisò.
«Ma hai poteri magici.»
«Solo nell'arte della seduzione.»
«Dunque non esaudisci desideri?»
«No.»
«Ah» mormorò delusa. «Cosa fai esattamente, allora?» «Te l'ho già
detto: intrattengo, converso e proteggo, ma soprattutto faccio
provare incredibili delizie al corpo femminile... al tuo corpo.»
Il tono non era affatto entusiasta, d'altra parte quell'uomo
ammetteva senza problemi di volere... volere... La lingua le si incollò
di nuovo al palato, impedendole di parlare. Quell'uomo bello e
pericoloso non era un genio della lampada e non la stava
corteggiando, si ripeté. Era probabile che la trovasse poco attraente,
o magari addirittura disgustosa. Quel pensiero attenuò il suo disagio,
facendo tornare la lingua alla sua condizione normale, ma un senso
di vuoto le si allargò nel petto.
Lo studiò. Pareva capace di compiere qualsiasi impresa, senza alcun
limite. «Stai dicendo che, se voglio farti pulire il mio bagno, lo farai?»
«Bagno?»
«Gabinetto. Latrina. Toilette per signore.»
«Sì. Ne ho puliti molti.»
Julia si sarebbe messa a ridere davanti alla sua espressione
corrucciata, ma la spada la indusse al silenzio. Non era possibile che