Untitled - only fantasy

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Devi ringraziare subito e di frequente la tua padrona
per ogni favore o punizione
La decisione di tenere Tristan lontano dal negozio si rivelò
irrealizzabile.
Julia non voleva rimandarlo nello scrigno e nemmeno lasciarlo a
casa da solo. Lui avrebbe protestato con foga e lei... essendo una
donna infatuata ed eccitata – aveva dovuto ascoltare il suo respiro
per tutta la notte, avvolta nel suo profumo virile – voleva renderlo
felice.
E così il giorno dopo lo trascinò al lavoro con sé.
Lui la ringraziò ignorandola per tutta la mattina e distruggendo un
altro telefono.
«Perché l'hai fatto?» gli chiese, appena l'ultimo cliente fu uscito.
Appollaiato sullo sgabello dietro la cassa, Tristan la guardò come se
si aspettasse che cadesse in ginocchio a ringraziarlo. «Preferirei
affrontare mille lame affilate che sentire di nuovo quel suono
stridulo, da spirito maligno.»
Lei arricciò il naso esasperata. «Hai distrutto il mio telefono perché
suonava?»
Lui scrollò le spalle imperturbabile.
«È la seconda volta che lo fai.»
«Di niente.»
«Non ti sto ringraziando.» Scura in viso, cominciò a pulire uno
scaffale su cui erano allineati dei vasi di vetro colorato. «Ora i miei
clienti non potranno chiamarmi.»
«Allora c'è da festeggiare.»
«I telefoni costano» borbottò irritata. In realtà non erano poi così
cari. «Depennerò il loro valore dal tuo stipendio.»