Untitled - only fantasy

sorella.
Julia cercò di sottrarsi alla stretta e Tristan l'aumentò: gli piaceva
sentire la sua vita morbida contro di sé, ma più la stringeva più lei si
dibatteva. Avvertì un'ondata di calore all'inguine e ricordò il modo
insoddisfacente in cui erano finite le cose tra loro quel giorno. Il
contrario di quello che aveva desiderato.
«Dove abiti, Tristan?» chiese Faith con una certa asprezza,
abbandonando ogni formalità.
«Con Julia» rispose lui.
«Non è come sembra» si affrettò a precisare lei respirando con un
leggero affanno.
«Dormiamo nella stessa camera» aggiunse lui compiaciuto, tanto
per irritarla. La guardò come per sfidarla a sostenere il contrario.
Scura in viso, Faith si mise le mani sui fianchi. «Parla sul serio? Vivi
con un uomo e non mi telefoni neanche? Non mi inviti a
conoscerlo?»
«È vero, viviamo insieme, ma...» Julia scosse la testa e si arrese.
«Lasciamo perdere. Non c'è modo di spiegarlo.» Lanciò a Tristan
un'occhiataccia e si mise al di fuori della sua portata, aprì la porta
con gesti rigidi e convulsi e fece entrare in casa la sorella. «Ti invito a
cena» annunciò. «Tristan ha ordinato otto doppi cheeseburger alla
pancetta. Non voglio che esploda, quindi farà il bravo e li dividerà
con te.»
«Ti dispiace?» gli chiese Faith.
Per Elliea, stava morendo di fame. A pranzo Julia gli aveva fatto
mangiare un pezzetto di pesce crudo e lui aveva un disperato
bisogno di nutrimento. «No» borbottò.
«Magnifico.» Lei sorrise, rivelando due deliziose fossette. «Resto
volentieri. Mi sei mancata, Jules. È chiaro che dobbiamo parlare di
più.»
«Anche tu mi sei mancata.» Un po' più rilassata, Julia prese il
sacchetto che Tristan teneva in mano, ne svuotò il contenuto sul
tavolo e distribuì il cibo. «Dove sei stata ultimamente?» chiese alla
sorella. «L'ultima volta che ci siamo sentite stavi attraversando una