Untitled - only fantasy

tutti i figli che avesse desiderato.
Tristan si costrinse a tirarsi indietro prima di raggiungere il punto di
non ritorno e avvertì un senso di vuoto. Gli occhi e tutto il viso di
Julia ardevano di desiderio. «Vieni» le disse. «Vediamo se la lezione
ha avuto successo.» Le cinse la vita con un braccio con aria possessiva
e la ricondusse al tavolo.
Peter li guardava inorridito, a occhi sgranati. Balzò in piedi così in
fretta che la sedia scivolò via. «Non so cosa vi abbia dato l'idea che
io sia un pervertito, ma vi assicuro che non è così. Una tigre non
tollera questa... promiscuità. Devo andare.»
«Così presto?» chiese Tristan. Il tono suggeriva che in realtà era
rimasto anche troppo.
Peter gettò per terra il tovagliolo e se ne andò.
Julia sentì un'ondata di sollievo... e un pizzico di senso di colpa.
Faith li guardò confusa. «Cosa significa tutto questo? Peter ha
parlato di tigri?»
«Sì» confermò Tristan, seguendo con lo sguardo la figura che si
allontanava.
«E quelli strani saremmo noi?»
«Be', gli ho detto che Tristan è nostro fratello» confessò Julia.
La sorella cercò di soffocare una risatina dietro la mano e quando
non ci riuscì lasciò libero sfogo all'ilarità. «E lui vi ha visto mentre vi
baciavate! Non c'è da meravigliarsi che...» Si interruppe per
scoppiare in un'altra risata. «Siete proprio cattivi. Dei veri pervertiti»
li rimproverò scherzosa.
Tristan ora era rilassato e premuroso: aiutò Julia a sedersi e prese
posto accanto a lei. Il cibo ordinato arrivò poco dopo in una nuvola
dall'odore squisito.
Faith attaccò il suo controfiletto, poi abbassò di colpo la forchetta.
«Oh... uh... mi sono ricordata che c'è bisogno di me al laboratorio.»
Il tono non era molto convincente, ma lei afferrò lo stesso borsa e
giacca e balzò in piedi. «Non preoccupatevi per me. Prenderò un
taxi.» Lanciò un'occhiata di rimpianto al cibo e uscì di corsa.