Untitled - only fantasy

Regole che proibiscono di farsi vedere in pubblico con una...
appendice congestionata. Stavo solo cercando di decidere se fosse il
caso di denunciarti.»
Lui ignorò quella tirata e scoppiò in una risatina spudorata e sexy.
«Dimmi, piccolo drago, come ti piace?»
«Non posso credere che tu me l'abbia chiesto.»
«È una domanda del tutto innocente. Voglio solo sapere come vuoi
che te lo dia. Caldo? Questo è sicuro. Dolce?» Le strizzò l'occhio.
«Potrei anche farlo, se me lo chiedi gentilmente.»
Julia non riusciva quasi a respirare. «Parlare di sesso al tavolo di
cucina forse sarà normale nel mondo da cui vieni, non qui.»
«Julia, Julia, Julia. Che mente perversa hai! Stavo parlando della
tua bevanda. Visto che l'argomento non ti piace, parlerò di sesso con
te.»
«No, grazie.» Voleva sapere come preferiva il caffè e lei aveva dato
per scontato che volesse sapere come voleva i suoi uomini. Era
davvero imbarazzante. «Con latte e zucchero.»
Tristan le posò davanti una tazza di caffè bollente e, grata per la
distrazione, lei soffiò sulla superficie, poi prese un sorso e quasi si
strozzò. Gli occhi si riempirono di lacrime e le venne da tossire.
Quello era il caffè più cattivo che avesse mai assaggiato.
Lui le sedette accanto e girò lo sgabello fino ad averla di fronte.
«Ecco, ora hai la tua bevanda.»
«Già.» Julia sperò di riuscire a nascondergli il disgusto. Non voleva
ferire i suoi sentimenti insultando la sua abilità nel preparare il caffè.
Tristan scoppiò in una calda e sensuale risatina. «Bene, adesso puoi
incominciare la tua lezione.»
Julia lasciò andare un respiro: era arrivato il momento della resa
dei conti. A quel punto aveva due scelte: poteva chiedere a Tristan
di insegnarle a sedurre Peter, oppure dimenticare quel piano. Era
una donna o un coniglio?
Le bastò un'occhiata ai lineamenti perfetti e cesellati di lui per
conoscere la risposta: era fifona come un coniglio.