Untitled - only fantasy

Chiedi sempre permesso
prima di toccare la tua padrona
3
Con una velocità che avrebbe fatto invidia a Superman, il senso di
colpa di Julia svanì, sostituito da confusione, panico e un pizzico di
impaziente desiderio. «Cosa stai facendo?» chiese.
Tristan si fermò a pochissima distanza da lei e posò le mani ai lati
della sedia. Il suo corpo imponente le accendeva dentro un fuoco
che, una volta attizzato, niente avrebbe potuto spegnere. «Ti sto
dando una dimostrazione del piacere che posso farti provare»
dichiarò con voce roca.
Oh Dio santo, oh Dio santo, oh Dio santo. In preda a emozioni
contrastanti, lei sentiva il cuore che batteva come un tamburo.
Voleva baciarla? O... fare di più? «Non mi darai piacere in questa
casa!» sbottò. Quella prospettiva la spaventava e affascinava allo
stesso tempo. Tristan era uno sconosciuto, ma era anche bellissimo.
Lui scoppiò di nuovo in una risatina sexy e profonda. «Allora
dovrò pensare a qualcosa di spiacevole da farti» dichiarò.
«Ehi, un momento! Non intendevo questo.» E, notando che si stava
chinando, le labbra morbide e pronte a un bacio appassionato, si
affrettò ad aggiungere: «Volevo dire... che mi darai piacere adesso».
«È proprio quello che desidero, piccolo drago.»
Irritata con lui e anche con se stessa, Julia strinse le braccia intorno
al petto. Perché il suo cervello rifiutava di funzionare in presenza di
un uomo deciso a corteggiarla?
«Restando dal tuo lato della cucina» puntualizzò.
Lui inarcò le sopracciglia scure. «Sei sicura?»
«No. Sì, sì, sono sicura. Tu resta nel tuo lato e io resto nel mio.»
«Se è questo il tuo ordine, lo farò.» E indietreggiò di due passi. La
sua semplice presenza turbava la piccola Julia, e lui avrebbe mentito,