Untitled - only fantasy

nel tuo mondo, non del modo in cui vi governate.»
«Un grande signore regna sui mortali e un sommo sacerdote sui
Druinn. La loro autorità è suprema e indiscutibile. Poi ci sono un
corpo scelto di guerrieri, i soldati e i servi. Io ero felice di servire il
grande signore, perché era un uomo saggio e giusto.»
«Dunque eri un soldato?»
«Ero un membro del corpo scelto.»
«E hai combattuto molte battaglie?»
«Sì. Vedi, un tempo i mortali e i Druinn erano sempre in guerra tra
loro. Poi i due governanti sono arrivati a un accordo di pace: i
mortali hanno giurato di non distruggere la fonte dei poteri dei
Druinn, il cristallo Kyi-en-Tra, e i Druinn di non usare mai la magia
contro di loro. Molti però erano contrari a questa alleanza: ognuno
voleva che la sua razza dominasse l'altra. Quando me ne sono
andato si stava preparando una ribellione.»
«Chissà se si è mai scatenata e, in questo caso, chi ha vinto» osservò
Julia.
«I Druinn sono dotati di grandi poteri magici, ma i mortali sono
molto più numerosi. Insieme avrebbero potuto esercitare un
dominio assoluto, ma non riuscivano a schiacciare la resistenza.»
«I ribelli avevano a disposizione qualche arma magica?»
«No, però erano molto determinati. Inoltre Imperia stava
perdendo la sua vitalità: l'incessante guerra tra le razze causava il
declino delle città e l'indebolimento e la morte di molta gente.»
Tristan la spostò, in modo che fosse più comoda tra le sue braccia. «E
questo rafforzava i ribelli.»
«Mi dispiace.»
Lui le strinse un fianco. «Prima che venissi maledetto, il grande
signore mi aveva convocato per combattere i ribelli Druinn.»
«Dunque quando stavi con Zirra eri in combutta con il nemico.»
«All'epoca non eravamo nemici: i nostri re si erano appena alleati.
Inoltre ho sempre considerato una donna una semplice donna e
niente di più.»